"Il deficit del 3% del 2014 è stimato assestarsi al 2,4% nel 2016''. Compresi gli effetti dei prossimi aggiustamenti di bilancio si porterebbe al 2,1% del pil. In ognuno di questi anni il disavanzo si è dunque ridotto di circa lo 0,3 pil. Un percorso di aggiustamento sicuramente di dimensioni equilibrate''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il dialogo in corso con l'Ue, secondo Padoan, ''evidenzia che gli interventi prefigurati sono coerenti con la politica del governo attuale e quello precedente'' che è orientata ''al duplice obiettivo di sostegno alla crescita e di consolidamento delle finanze pubbliche''.
La gradualità dell'aggiustamento di bilancio strutturale, infatti, ''riflette l'esigenza di non danneggiare la crescita e l'occupazione, in un contesto di elevata incertezza, in cui perdurano circostanze eccezionali''. Tra gli interventi messi in campo negli ultimi anni il ministro ricorda il processo di riduzione delle imposte, sottolinea il ministro, ''consentirà di pagare meno tasse per oltre 20 miliardi di euro nel 2017''.
Il governo, assicura, ''resta fortemente impegnate nell'attuazione di riforme strutturali e nel sotegno alla la crescita, l'efficienza e l'eqauità, supportando gli investimenti e rafforzando il contesto imprenditoriale''. Infine ha aggiunto: "Dobbiamo evitare la procedura d’infrazione per un motivo semplice: dobbiamo evitare che aumenti la spesa per interessi pagata sul debito pubblico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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