Panetta: "Il rialzo dei tassi è pericoloso". Ma Bce e Fmi fanno il tifo per l'austerity

L'esponente italiano del direttivo Eurotower teme una recessione prolungata, ma il Fondo chiede all'Italia "più rigore di bilancio"

Panetta: "Il rialzo dei tassi è pericoloso". Ma Bce e Fmi fanno il tifo per l'austerity

«Un inasprimento eccessivo non è consigliabile»: la politica monetaria deve «adeguarsi ma non reagire in modo eccessivo». Fabio Panetta, componente del comitato esecutivo della Bce, ha rinnovato il personale invito a limitare la corsa al rialzo dei tassi di interesse, mettendo in guardia sulla possibilità che una stretta eccessiva possa lasciare ferite difficili da guarire. La politica restrittiva di Eurolandia «sottrarrà in media più di un punto percentuale alla crescita annua del Pil reale fino al 2024», avverte Panetta spiegando che se l'aumento dei tassi dovesse comprimere la domanda «in modo eccessivo e persistente» il rischio è quello «di spingere anche il prodotto stabilmente al di sotto del trend». Questo sarebbe difficile da correggere, mette in evidenza.

Secondo il Fondo monetario internazionale, tuttavia, la Bce e la Fed devono continuare la loro battaglia al caro prezzi perché l'inflazione è la priorità, così come la gestione del debito. La lotta al caro-vita - afferma il Fmi nel rapporto preparato per il G20 - deve andare avanti nonostante un ulteriore indebolimento dell'economia dovuto al materializzarsi di rischi al ribasso. A molte delle economie del G20, inclusa l'Italia, il Fondo suggerisce piani più ambiziosi di riduzione del debito. «La combinazione di una politica di bilancio più rigorosa e di riforme strutturali servirebbe a ridurre materialmente il peso del debito pubblico nel medio termine», indica il Fondo rivolgendosi a Italia, Francia e Spagna, invitate ad attuare misure che attenuino l'inflazione. Dipingendo un quadro economico più cupo rispetto solo a un mese fa e parlando di sfide «immense» per l'economia globale, il Fmi esorta il G20 a un'azione congiunta che consenta al mondo di muoversi «verso una crescita più forte e inclusiva». Il nostro Paese, la Francia e la Germania sono richiamate anche ad adottare «riforme strutturali che rafforzano la crescita», in particolare nel mercato del lavoro per facilitare la riqualificazione dei lavoratori.

A indicare un peggioramento delle condizioni economiche e finanziarie, con implicazioni per la stabilità finanziaria, è anche la Bce. Il vicepresidente dell'Eurotower, Luis de Guindos, ha annunciato che nella prossima Financial Stability Review la banca centrale peggiorerà la sua valutazione proprie sulle prospettive di stabilità finanziaria in seguito al deterioramento delle condizioni economiche. La possibilità di «un riassestamento dei prezzi e le difficoltà sulla liquidità rendono i mercati finanziari e le istituzioni finanziarie non bancarie vulnerabili a una rivalutazione disordinata dei rischi», ha affermato de Guindos. Anche per questo motivo il vicepresidente della Bce ha confermato che si dovranno nuovamente alzare i tassi d'interesse, e che «il nostro obiettivo della politica monetaria dev'essere ridurre il sostegno alla domanda» per non alimentare ulteriore inflazione. L'andamento dei prezzi resterà «ancora a lungo» superiore all'obiettivo.

La stabilità dei prezzi a qualsiasi costo è la missione che Bce e 0Fed si sono date, prescindendo da qualsiasi valutazione sulle ricadute macroeconomiche elle decisioni politica monetaria. La recessione sembra la benvenuta e Panetta resta così vox clamantis in deserto.

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