Dopo aver attentamente esaminato i dati di monitoraggio relativi ai giorni compresi tra il 18 e il 23 settembre, l'Agcom ha deciso all'unanimità di avviare i procedimenti sanzionatori previsti per violazione della par condicio nei riguardi di Rai, Mediaset, La7 e Sky, scatenando la piccata reazione in diretta di Enrico Mentana.
La contestazione
Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ritiene infatti di aver individuato una chiara infrazione delle norme che regolano la par condicio da parte delle principali emittenti nazionali nel periodo immediatamente precedente l'ultima tornata elettorale. Come espressamente dichiarato in un comunicato ufficiale, Agcom "ha esaminato i dati di monitoraggio relativi al periodo dal 18 al 23 settembre, dopo che, nella seduta del 21 settembre, l'Autorità aveva impartito alle medesime emittenti degli ordini di riequilibro in merito al rispetto dei parametri vigenti per le varie testate editoriali".
Un richiamo ufficiale che, evidentemente, non ha sortito gli effetti desiderati, tanto che, prosegue la nota, "nonostante lo sforzo compiuto dalla maggior parte delle emittenti, sono stati riscontrati diversi scostamenti nei tempi di parola, sia in termini di sottorappresentazione che di sovrarappresentazione, fruiti da ciascun soggetto politico". Una presa d'atto che ha infine spinto il Consiglio, all'unanimità, a dare mandato"agli uffici di avviare i procedimenti sanzionatori nei confronti di Rai, Rti, La7 e Sky".
La rabbia di Mentana
Il direttore del Tg7 non l'ha presa proprio bene, ed è intervenuto durante la messa in onda del notiziario per replicare indirettamente all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dopo aver letto la notizia. "Per quanto ci riguarda siamo pronti ad ascoltare le motivazioni di questo singolare annuncio da parte dell’Agcom", ha esordito Mentana. "Un bilancio che è male utilizzato da chi è nominato dalle forze politiche e dal Parlamento", ha aggiunto in modo piccato il direttore del Tg7, "e dovrebbe guardarsi allo specchio prima di emettere sanzioni, quali che siano".
"Mi sento di parlare non solo a nome di La7 a questo riguardo", ha proseguito.
"Non insegnateci a fare il nostro lavoro, se ci sono degli squilibri evidenti ne parliamo; se qualcuno non fa il suo lavoro con disciplina e onore è un conto, ma fare questo tipo di affermazioni è veramente singolare", ha affondato in conclusione il direttore, "ripeto è la pagliuzza e la trave…".
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