A Piacenza la prima tornata di interrogatori è terminata, ma tante domande non hanno trovato risposta. Dei 10 arrestati sui 22 coinvolti nell'inchiesta Odysseus, c'è chi ha parlato per rimbalzare le responsabilità, indicando nell'appuntato Peppe Montella il leader «auto incoronato» di tutte gli orrori. C'è chi ha parlato, sperando, non solo di vedersi attenuate le misure cautelari, ma soprattutto di ridimensionare il proprio ruolo, come ha fatto il maggiore Stefano Bezzeccheri, comandante della compagnia di Piacenza, per ora il militare più alto in grado coinvolto nell'inchiesta: «Intendo collaborare, si tratta di fatti gravissimi».
A parlare, però, è soprattutto chi è rimasto fuori. In questo abisso di illegalità entra in gioco un'articolata varia umanità. Ballerine, pusher, trans, fidanzate ed ex donne forti, oltre a un'intera famiglia di spacciatori, padre e tre figli il clan dei Giardino che di Montella erano diventati fornitori e galoppini preferenziali. È difficile mettere ordine nel torbido, dove perfino gli informatori che hanno scoperchiato il vaso di pandora appaiono figure sfuggenti. Lyamani Hamza è il pusher che si confida con Rocco Papaleo, ex comandante della Levante: «Montella picchia, spaccia, mi ha minacciato di farmela pagare se non collaboro. Il suo comandante (Orlando ndr), sa tutto ma non fa nulla». Il metodo è quello: menare e riconvertire i pusher in informatori, ricompensandoli con parte della droga sequestrata, rivendendosi il resto. Chi non ci stava come il marocchino Hicham Hikim si è ritrovato droga nelle tasche e si è fatto tre anni. Anche lui vuole parlare. Papaleo, ora comandante a Cremona, invece, non ha denunciato subito: nell'ordinanza il suo atteggiamento è definito «discutibile» e il suo telefono viene intercettato. A febbraio si intrattiene con la bella Romina, una ballerina del night La Monella, fuori Piacenza, che gli confida prodezze e magheggi per far girare la droga. Ora la posizione di lei è stata stralciata, ma Papaleo con Hamza e i loro ricordi tardivi risultano fondamentali per le indagini.
Comparse più o meno paganti sono altre donne, tante, tuttofare o ex che oggi ricordano di essere state sfruttate, sempre e soprattutto da Montella, alla ricerca di soldi e di una vita di molti lussi e nessuna regola. C'è Mery Cattaneo, l'attuale lady Montella, assai bifronte: fondamentale nel giro del fumo, agli inquirenti ha ribadito di non convivere nemmeno con il suo Peppe. Montella, però, aveva un pensiero per ognuno: non si tira indietro si legge nelle carte - nemmeno per aiutare un'altra ragazza del giro e di quei festini che, oltre al sesso, avevano aggiunto anche la coca alla lista dei piaceri. Lei deve affrontare un controllo del Sert, ma non è pulita. L'appuntato consulta un esperto e le consiglia di ossigenarsi i capelli: la tinta sballa l'esame tricologico.
Che cuore Peppe: se lo ricordano sia le prostitute cinesi della città, sia un gruppo di trans brasiliani che lui teneva in pugno: se passi dalla «nostra» bene, se no sono guai, intanto però ci divertiamo in caserma tutti insieme. Ora loro vogliono essere sentiti in Procura.
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