"Il farmaco generico del M5s". Renzi asfalta Letta e il Pd

"Enrico tornerà a Parigi", la stilettata del leader di Italia Viva. E si riaccende lo scontro con Conte: "Va in giro con il tesserino a fare voto di scambio al Sud"

"Il farmaco generico del M5s". Renzi asfalta Letta e il Pd

Ultime ore di campagna elettorale, è scontro a tutto campo. Particolarmente attivo è Matteo Renzi, in campo per il Terzo polo e per rivendicare la distanza dalla sinistra di Enrico Letta. Il giudizio del leader di Italia Viva sul pisano è particolarmente negativo. “Il Partito Democratico è il farmaco generico dei 5 Stelle”, l’affondo nel corso di un incontro all'Ance.

“Letta tornerà a Parigi”

Renzi non ha dubbi sul futuro di Letta: il segretario dem è destinato al ritorno a Parigi.“Credo che lunedì debba ricevere un mazzo di rose dalla Meloni, con un fascio... rosso ovviamente”, la sua punzecchiatura: “E poi penso che Letta abbia già il programma del prossimo corso di strategia politica a Parigi. Perché se fai una campagna elettorale così…”. Il riferimento è alle proposte messe in campo dall'ammucchiata che comprende, tra gli altri, Di Maio e Fratoianni. Emblematico il piano di aumento delle tasse per fare spazio alla dote ai 18enni.

Un giudizio perentorio, tranchant: i dem volteranno pagina già il 26 settembre. Ospite di Coffee Break, Renzi ha sottolineato che “Enrico lunedì lascerà la segreteria”: “È stato mandato via nel 2014 perchè stava aumentando le tasse. Un anno fa ci chiedeva per piacere di votare per lui a Siena. Allora non vedeva ragioni di rancore personale, adesso sta facendo prevalere il rancore e sta andando a sbattere”.

L’affondo di Renzi su Conte

Letta ma non solo. L'ex sindaco di Firenze ha speso qualche parola ancora per Giuseppe Conte: i due nelle ultime ore hanno dato vita ad un botta e risposta piuttosto muscolare che non sembra giunto alla conclusione. Il giurista - che “va in giro con il tesserino a fare voto di scambio al Sud” – secondo il senatore di Rignano dovrebbe vergognarsi di minacciare quelli che non la pensano come lui: “Quando ho detto di non essere d’accordo con lui, Conte ha detto ‘vieni in piazza senza scorta’.

Cosa vuol dire? Il retro pensiero non è sulla casta, perché Conte ha una scorta tre volte la mia. Conte ha più scorta di me. Come fa l’ex premier a dire cose del genere? Mi vuole picchiare? Mi vuole fare picchiare da quelli col reddito di cittadinanza?”.

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