Il Pd si spacca in diretta tv: scontro Bindi - Serracchiani

La Bindi: "È una contromanifestazione imbarazzante". Il vicepresidente dei Dem: "Rosy non capisce quello che sta succedendo"

Il Pd si spacca in diretta tv: scontro Bindi - Serracchiani

Due piazze (una fisica, l'altra virtuale), due popoli, due modi di intendere la politica, due differenti visioni. Ma uno stesso partito. Il Pd. Quel Pd che oggi fornisce un esempio plastico, visivo e televisivo della sua somposizione. Da una parte la piazza della Camusso, della bandiere rosse, dei pensionati e di quelli che dicono no al renzismo. Dall'altra, alla Leopolda di Firenze, a poco più di 280 chilometri di distanza, un'ora e mezza di Frecciarossa, va in scena l'apoteosi del renzismo.

Uno scontro politico ma anche personale, che esplode in un confronto mediatico tra due donne del Pd: Rosy Bindi e Debora Serracchiani. Un battibecco pirotecnico tra le due signore democratiche che si trasforma in un affresco perfetto della faglia che attraversa e spacca largo del Nazareno.

La Bindi è in collegamento con Skytg 24 e motiva la sua partecipazione alla manifestazione di piazza San Giovanni, il simbolo e il cuore pulsante della sinistra rossa e sindacalista. La Serracchiani è, ovviamente, a Firenze a festeggiare il quinto capodanno renziano. "È una contromanifestazione imbarazzante. È la prima manifestazione del post Pd, per andare oltre se stesso. Si capisce fin troppo", attacca ad alzo zero al Bindi. "Rosy non capisce cosa sta succedendo qui a Firenze, c’è grande ignoranza su cosa stiamo facendo. Qui c’è tantissimo Pd. Certo ci sono tanti imprenditori, ma ci sono tanti consiglieri del Pd", replica il vicesegretario dei Dem.

Ma Rosy non molla e insinua: "Sta succedendo che una grande parte della dirigenza del partito si sta riunendo da un’altra parte per fare cose importanti. Perchè non lo fanno nella casa del partito? Vuol dire evidentemente che c’è un altro progetto". E accusa: "Io do la fiducia ad un governo che dibatte in una sede dove prende finanziamenti da imprenditori che restano fuori dal Pd. Pensa che quelle politiche non influenzino poi le azioni di governo?". Quindi lascia il partito? Assolutamente no. "Io resterò a fare la mia battaglia perchè sono una cofondatrice di questo partito - spiega la Bindi -. Continuerò a porre i problemi che ho posto: voglio verificare se il fatto che il programma del partito e del governo viene elaborato in quella sede impropria, condiziona o meno l’azione del governo. Sono un parlamentare eletto dal popolo con un

538em;">preciso programma. Voglio vedere se questo programma viene influenzato in sede non proprie". La crisi del Pd va in diretta tv.

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