La prima proposta è in realtà un passo indietro. Ha le idee chiare Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle, che come prima cosa, qualora venisse eletto, vuole abolire 400 delle leggi attualmente in vigore. Quali, ancora non si sa.
Non solo. Il grillino ha annunciato la nasciata di un sito, che si chiama molto semplicemente leggidaabolire.it, dove inizierà a raccogliere le segnalazioni dei cittadini, che potranno così segnalare quali sono le leggi che ritengono inutili, quando non dannose per l'economia. Fino a raggiungere le 400 di cui sopra, da abolire nei primi giorni di governo.
"Non ho alcun problema a dire - ammette - che quando sono entrato in Parlamento pensavo che per ogni problema servisse una legge. Oggi, dopo cinque anni, penso che il Paese è ostaggio della burocrazia". E che ci sia "una ragnatela in cui gli onesti restano imbrigliati e i disonesti si muovono con rapidità impressionante".
Da abolire sono anche strumenti come lo spesometro, il redditometro, lo split payment e gli studi di settore.
"Vogliamo invertire l'onere della prova - conclude - e dunque partire dal concetto che il cittadino è onesto fino a prova contraria. Semplificare significa lasciare le leggi che servono e cominciare ad attuarle".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.