Il piano per tenere il Natale in bianco: mascherine sul viso anche all'aperto

L'ipotesi per le prossime settimane. Costa: "Valutiamo". Intanto si muovono i sindaci

Il piano per tenere il Natale in bianco: mascherine sul viso anche all'aperto

La mascherina all'aperto la dovranno indossare tutti per legge almeno in Friuli, se la regione passerà in zona gialla. Ma ci si domanda se in questa fase di recrudescenza del virus e in vista degli shopping natalizi, sia opportuno estendere questo piccolo, grande strumento di protezione in tutto il territorio nazionale. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ne ha sollecitato l'uso anche in tv senza scendere nello specifico, ma nelle stanze dell'esecutivo si sta valutando se estendere l'uso della protezione personale laddove la curva dei contagi continuasse a salire.

L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, ha già lanciato un appello per reintrodurre l'obbligatorietà della mascherina all'aperto «a prescindere dal colore di una regione». E c'è già chi si muove in autonomia. Ha fatto scalpore il caso di Aprilia, dove il sindaco, Antonio Terra, ha fatto scattare la misura con un'ordinanza a causa dell'impennata dei contagi, il basso numero di vaccinati e una certa «rilassatezza nei comportamenti». Ma anche lo shopping natalizio fa tremare i polsi ai primi cittadini che si sono aggrappati a «santa mascherina». Ad Asti, il sindaco Maurizio Rasero, ha firmato un'ordinanza che obbliga di indossare la mascherina in tutte le strade e le piazze coinvolte dal Magico Paese di Natale nelle Terre Unesco, il più grande mercatino di Natale d'Italia che attira moltissimi visitatori. A Verona, per visitare il grande mercato di Natale, oltre alla mascherina è obbligatorio pure il green pass.

L'ordinanza del presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha invece introdotto l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto in tutte le aree pertinenziali delle scuole di ogni ordine e grado o antistanti ad esse (ad esempio parcheggi, giardini, piazzali e marciapiedi davanti agli ingressi e alle uscite degli istituti), nonché in tutti i luoghi di attesa, salita e discesa del trasporto pubblico scolastico. In Campania, il governatore De Luca la mascherina all'aperto non l'ha mai fatta togliere ai suoi concittadini. Un provvedimento che scade solo il 31 dicembre prossimo (salvo proroghe). L'assessore Letizia Moratti, in Lombardia, invece, caldeggia l'uso della mascherina non solo al chiuso ma anche all'aperto nei posti affollati e si affida alla responsabilità dei singoli lombardi per un uso consapevole. Ma può bastare? O sarebbe meglio dare indicazioni generali uniformi in tutta la penisola? Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha detto che la valutazione si farà nelle prossime settimane. «Se ci sarà bisogno di restrizioni ci prenderemo la responsabilità».

In questa terra di mezzo, gli scienziati tendono ad anticipare la politica. «L'infezione all'aperto è più basso spiega Fabrizio Pregliasco - ma ci sono dei momenti di rischio che non si possono prevedere, come quando si va a fare shopping e dove si ha occasione di rimanere inciampato». Da qui la proposta: «Siccome siamo in una fase di crescita preoccupiamoci per salvare il Natale adottando un nuovo galateo di cui la mascherina è parte integrante. È un presidio sanitario che ha dimostrato la sua efficacia sia contro il Covid sia contro le forme influenzali che stanno facendo capolino in questa stagione». Anche l'epidemiologo Massimo Ciccozzi è sulla stessa linea: «Mettiamoci le mascherine sempre, anche all'esterno perché - sottolinea - lo vediamo quando andiamo a fare lo shopping in centro: la gente si avvicina molto, si accalca, quindi la mascherina è fondamentale. Stavamo andando bene, non roviniamo tutto con qualche lockdown parziale a Natale. Portiamo la mascherina il più possibile».

Sulle mascherine, interviene anche il microbiologo Andrea Crisanti, secondo cui «sarebbe meglio utilizzare le Ffp2 perché più sicure», soprattutto «per quanto riguarda l'ambito dei trasporti. E conferma che gli assembramenti dei No Vax, sia pure all'aperto, sono causa della ripresa dei contagi.

Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, ritiene però che indossarla in assenza di assembramenti «ha un significato del tutto limitato», e non è d'accordo con «il ripristino in un comune singolo della mascherina all'aperto, basandolo unicamente sull'indice Rt». Insomma servono regole uniformi.

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