Pioggia e fiumi esondati. L'Emilia finisce allagata. Treni fermi, mille sfollati. "Situazione disastrosa"

Scuole chiuse in Romagna e nelle Marche. Sott'acqua l'ospedale di Riccione, caos Ravenna. Due disabili soccorsi in casa. Frane sull'Appennino, a Forli un disperso: "Elicotteri e gommoni per i salvataggi"

Pioggia e fiumi esondati. L'Emilia finisce allagata. Treni fermi, mille sfollati. "Situazione disastrosa"
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Gira l'immagine di due giovani che, in costume da bagno, hanno gonfiato un materassino e si sono messi a pagaiare in uno dei sottopassi allagati di Riccione per raggiungere l'altro lato della città, divisa in due dalla pioggia. Il maltempo continua a flagellare molte regioni, dal nord al sud Italia, in particolare in quelle dove è scattata l'allerta rossa, come l'Emilia Romagna, reduce dalle inondazioni che hanno colpito soprattutto il ravennate lo scorso 2 maggio. Qui l'allarme è stato esteso ad oggi e i 150 millimetri di pioggia caduti in 48 ore hanno creato notevoli disagi.

Per rischio idraulico e idrogeologico ieri sono state evacuate quasi mille persone, le scuole a Riccione, Forlì e Bologna restano chiuse anche oggi. Così in Basilicata, a Maratea. Sospesa la circolazione dei treni tra Forlì, dove un uomo risulta disperso dopo che è esondato il fiume Montone, Rimini e Ravenna. La pioggia incessante ha fatto gonfiare i corsi d'acqua e tenuto con il fiato sospeso la popolazione, che è stata invitata restare a casa. A Riccione molte abitazioni sono state invase dall'acqua e i vigili del fuoco sono riusciti a salvare in extremis due persone diversamente abili che erano rimaste bloccate dentro e rischiavano di affogare. Allagato anche il pronto soccorso della città: le visite sono state interrotte e i pazienti evacuati. Sempre a Riccione gli ospiti di una residenza per anziani sono stati spostati ai piani alti, come raccomandato dalla prefettura e dai sindaci in caso di rischio allagamento. Il Comune di Riccione ha disposto la chiusura di ponti, stazioni e sottopassi, invitando le persone a limitare gli spostamenti. La sindaca, Daniela Angelini, ha fatto il punto della situazione nella città romagnola: «La situazione resta critica. L'appello che rivolgo ai cittadini è di continuare a restare in casa: nelle prime ore della notte è previsto un altro nubifragio». Tra Riccione e Cattolica i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 40 interventi per scantinati e sottopassi invasi dall'acqua, per tagliare piante pericolanti e soccorrere automobilisti in panne. Nel pomeriggio in pieno centro a Cesena è esondato il fiume Savio, bloccando alcune persone sui tetti. Il sindaco della città, Enzo Lattuca, ha definito «disastrosa» la situazione chiedendo ai cittadini di stare lontani dai corsi d'acqua: «Stanno arrivando i rinforzi, elicotteri, gommoni e mezzi nautici per salvare la gente». Massima attenzione a Forlì e Forlimpopoli per la piena in arrivo del Ronco e del Montone. Tra la Romagna e il bolognese sono dieci i corsi d'acqua che hanno superato il livello di allarme. Una serie di frane e smottamenti con caduta di alberi in strada si sono verificati, nel territorio di Marradi, comune della provincia di Firenze che si trova sul versante romagnolo dell'Appennino.

A Faenza, nella notte, i fiumi Marzeno e Lamone hanno superato gli argini e l'acqua ha invaso il centro abitato. A Ravenna il sindaco Michele de Pascale ha firmato una nuova ordinanza per l'evacuazione di tutti gli edifici che si trovano nella frazione di Borgo Sisa e Coccolia. Il torrente Bevano oltre il livello di allarme: l'indicazione ai cittadini è di prepararsi all'evacuazione.

Emergenza anche su tutto il litorale, sferzato da un'intensa mareggiata, che ha danneggiato diversi stabilimenti balneari. Con un'ordinanza è stato vietato l'accesso alle spiagge.

Situazione difficile nelle Marche, in particolare a Senigallia, dove la piena del Misa è transitata in centro senza esondare. Anche qui, come a Fano e Pesaro, è stata prorogata la chiusura delle scuole. Nell'Appennino Forlivese diverse aree sono state interessate da frane e smottamenti.

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