Per Pompeo TikTok ha le ore contate. "Troppi rischi per la nostra sicurezza"

Il segretario di Stato annuncia "azioni a breve contro un palese furto di proprietà intellettuale". La replica: "Non ci spegnerete"

Per Pompeo TikTok ha le ore contate. "Troppi rischi per la nostra sicurezza"

Da Pompeo a Trump, e dal tycoon la palla passa di nuovo al Segretario di Stato, in attesa che la Casa Bianca ufficializzi l'oscuramento di TikTok. La decisione dovrebbe essere imminente, forse già oggi in giornata. Mike Pompeo parla di «azioni a breve», dopo che già nel fine settimana lo stesso Trump aveva minacciato un ordine esecutivo contro la app di video popolarissima tra i giovani. «Nei prossimi giorni - ha riferito il capo della diplomazia americana nel corso di un'intervista a Fox News - ci muoveremo su un'ampia gamma di rischi per la sicurezza nazionale rappresentati da software connessi al Partito comunista cinese. Siamo di fronte a un palese furto della proprietà intellettuale». Pompeo ha inoltre garantito che «quando il presidente assumerà la sua decisione si assicurerà che tutto verrà realizzato per avvicinare il popolo americano al rischio zero. Su privacy e sicurezza siamo prossimi a una soluzione di buon senso. A breve ci sarà un annuncio del presidente». Sulla questione TikTok era stato proprio Pompeo il primo a parlare in via ufficiale il 7 luglio, poi nei giorni scorsi è intervenuto lo stesso Trump, piccato con la Cina per le questioni relative al voto di Hong Kong (rimandato a sorpresa di un anno), ma anche determinato a rifiutare un potenziale accordo di Microsoft per l'acquisto dell'app cinese.

Resta da capire in che modo verrà oscurata l'applicazione. Secondo indiscrezioni saranno esercitate pressioni (che in realtà sarebbero già in atto) presso chi distribuisce l'app, ovvero Apple e Google tramite App Store e Play Store. Il governo statunitense potrebbe inserire ByteDance (la casa madre di TikTok) nello stesso libro nero nel quale è stata iscritta la cinese Huawei. Alle aziende statunitensi è vietato fare affari con le società messe all'indice: contravvenire comporta l'iscrizione nella medesima lista dei cattivi. Inserire ByteDance costringerebbe le case di Cupertino e Mountain View ad eliminare TikTok dai loro store digitali. La mossa richiede accuse molto più circostanziate rispetto a quelle lanciate finora nei confronti della casa di sviluppo cinese e soprattutto non impedirebbe a ByteDance di mettere a disposizione l'app direttamente dal suo sito. D'altro canto non poter raggiungere l'app in pochi clic potrebbe scoraggiare decine di milioni di utenti dal download.

Sulla vicenda è intervenuto ad Abc News il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin, precisando che «TikTok deve essere venduto o bloccato negli Stati Uniti perché non garantisce la sicurezza nazionale». Mnuchin ha ricordato che la commissione per gli investimenti esteri al Congresso Usa, di cui lui ha la presidenza, sta esaminando la questione. Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere al Commercio Peter Navarro: «Usano queste app per rintracciarti, sorvegliarti e monitorare i tuoi movimenti. Non possiamo correre il rischio di consegnare i dati di 100 milioni di americani al governo cinese».

Sul fronte TikTok si segnala la netta presa di posizione del direttore generale Vanessa Pappas, che è apparsa in un video nel quale ha ringraziato gli utenti americani per il loro supporto. «Non abbiamo intenzione di smobilitare o di vendere - ha puntualizzato - in materia di sicurezza e protezione sappiamo che cosa è giusto fare.

Condividete il vostro sostegno e non permettete a nessuno di spegnerci». Dichiarazione che conferma l'indiscrezione pubblicata in giornata dal Wall Street Journal, secondo cui Microsoft avrebbe sospeso i negoziati per acquistare l'app.

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