Si chiama "Popolarellum", visto che a decidere sarà il popolo. È l'ultima strategia leghista, messa a punto per far cadere il governo giallorosso. Ad escogitarla è stato Roberto Calderoli, senatore della Lega ed esperto di leggi elettorali. E infatti, la trappola per mettere i bastoni tra le ruote a Pd e M5S consiste proprio in un referendum popolare, per una nuova legge elettorale.
È già stata depositata in Cassazione la richiesta per un referendum popolare, firmata da otto Consigli regionali di centrodestra. In un'intervista al Corriere della Sera, Calderoli spiega che la richiesta consiste nell'abolizione "della parte proporzionale del Rosatellum, l’attuale legge. Con un lavoro di taglio e di cesello, verrà fuori una legge completamente maggioritaria". Così, aggiunge, "li freghiamo", visto che volevano tornare "al proporzionale con governi raccogliticci fatti da partiti e finti partitini". Il Popolarellum, invece, consisterà in un sistema isprato a quello anglosassone, dove governa chi vince: così, "si tornerebbe al bipolarismo o al tripolarismo".
E, se tutto va come previsto, già il 10 febbraio, la Corte Costutuzionale potrebbe dare il via libera. Poi, la parole passerà al Parlamento e al Governo, che dovrebbe completare la legge a suo discapito. "Sarei molto cauto a dire di no- avverte il senatore leghista- perché se il governo si rifiutasse, tornerebbero i forconi per le strade.
E questa volta non sarebbero solo per l’agricoltura".
Prima, però, bisognerà vedere il risultato del referendum. Ma, su questo, Calderoli non ha dubbi: "Sono strasicuro che lo vinceremo".
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