Porte blindate pagate dalla Regione

Stanziati due milioni per contribuire alla sicurezza dei cittadini

Porte blindate pagate dalla Regione

Armati e barricati. Dopo l'esasperazione dei moderati con lo sfogo del sindaco veronese Flavio Tosi che dorme con la pistola sul comodino, sembra che anche il Pd corra ai ripari e si barrichi in casa.

La Regione Friuli Venezia Giulia paga antifurti e porte blindate ai propri cittadini per rendere più sicure le loro abitazioni.

La misura è stata approvata lunedì dalla Giunta e prevede lo stanziamento di due milioni di euro per l'installazione di: porte e persiane blindate, grate, inferriate, telecamere, sistemi antifurto, antirapina e antintrusione.

Insomma tutte strutture per un vero e proprio bunker. I fondi saranno affidati alle Unioni territoriali intercomunali, le Uti, enti pubblici presenti solo nella regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Saranno quelle a dover emanare entro il primo luglio l'apposito bando per la raccolta delle domande. Un finanziamento messo a punto anche l'anno scorso. Sul sito della Regione sono indicate tutte le informazioni.

«La Regione contribuisce alle spese sostenute dai cittadini si legge per l'installazione di sistemi di sicurezza presso le abitazioni».

Possono fare richiesta i cittadini che, al momento della presentazione della domanda, risiedono in Friuli Venezia Giulia da almeno due anni in via continuativa e abbiano un Isee riferito al loro nucleo familiare non superiore a 35 mila euro. Le Unioni territoriali poi stileranno una graduatoria unica per tutti i Comuni che ne fanno parte, basata sull'Isee dei richiedenti. I contributi saranno concessi fino a esaurimento delle risorse e una volta approvate le graduatorie, i cittadini ammessi riceveranno il contributo da parte del Comune entro il 31 dicembre 2017. Quali sono i termini? La domanda va presentata al Comune di residenza dall' 1 gennaio 2017 al 30 giugno 2017 e le spese ammesse a contributo, sono quelle sostenute, cioè pagate, dall'1 gennaio 2017 al 31 maggio 2017. Il contributo massimo erogabile non può essere superiore al 50 per cento della spesa massima ammissibile: 3 mila euro, iva inclusa. Anche la Polizia locale potrà (sembra un sogno) dotarsi di nuove auto. Sono stati stanziati due milioni e 200 mila euro per potenziare l'attività della polizia locale che sorveglia e presidia il territorio.

Anche il Veneto aveva provato a stanziare un fondo per tutelare chi avesse dovuto pagarsi le spese legali e processuali perché difesosi dai ladri.

Una norma poi impugnata dal Governo: chissà sia la volta buona che ci ripensi.

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