Alè, 590mila euro ai traditori che salvano Renzi

Nasce il gruppo dei verdiniani per blindare la maggioranza: già mette le mani sui fondi del Senato

Alè, 590mila euro ai traditori che salvano Renzi

Ci mancava pure Ala, il partitino personale di Denis Verdini. Dieci senatori raccattati a destra e a manca si sono costituiti ieri in gruppo autonomo al Senato. La maggior parte era stata eletta con i voti che gli italiani avevano affidato a Silvio Berlusconi, alcuni di loro sono al secondo tradimento. Per vendetta, sete di potere e frustrazione si sono messi al servizio, e al soldo, del Pd di Matteo Renzi, seguendo le orme di Alfano. Per ora incassano 590mila euro, la dote che viene pagata con soldi nostri ai gruppi parlamentari (in base alla loro consistenza). Nelle prossime settimane raccatteranno le briciole che Renzi getterà a terra: qualche posto, qualche incarico, e se verrà rispettato il copione della politica qualche appalto ad amici fidati. In cambio Renzi mette al sicuro per qualche mese la sua traballante maggioranza al Senato.

I senatori di Ala non penso abbiano un consenso elettorale personale superiore al numero dei parenti stretti. Eppure servono a tenere in piedi una legislatura. È ben strana questa politica. Il governo di sinistra nelle mani dell'ex segretario (Alfano) e dell'ex organizzatore (Verdini) di Forza Italia. Renzi li ha comperati come panchinari della sua debole squadra, incurante che dovrà sottostare a qualche ricatto tipo quello messo in pratica ieri: il Pd costretto a smentire se stesso e a votare contro l'arresto di un senatore di Alfano, pena la caduta del governo. Questo è il premier e questa è la gente che dovrebbe salvare l'Italia. Tradimenti, ricatti e baratti per arraffare ancora un po' di euro e salvare il posto in Parlamento. E poi si stupiscono che nei sondaggi Grillo voli, Salvini cresca e Renzi precipiti nel gradimento raggiungendo il minimo storico dei premier italiani.

Ma secondo voi, gente così può davvero avere a cuore di abbassare la pressione fiscale? Di liberare l'Italia dal giogo della burocrazia? Di riformare la Rai? Per fortuna, verrebbe da dire, oltre metà degli italiani non crede a

una parola (di Renzi, ma neppure di Grillo e Salvini) tanto da disertare anche le urne. In attesa che dal centrodestra (la sinistra ormai non esiste più) arrivi una proposta nuova e credibile. Che ci auguriamo non tardi.

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