Ci siamo. Il Movimento 5 Stelle sceglie oggi il suo candidato premier e nuovo "capo politico" che guiderà il "non partito" diventato ormai partito a tutti gli effetti.
L'esito, a guardare gli sfidanti, è più che scontato, dal momento che l'unico nome noto a livello nazionale è quello di Luigi Di Maio. A parte la senatrice Elena Fattori, infatti, gli altri partecipanti alle primarie sono pressocché sconosciuti: consiglieri o assessori comunali, noti solo in ambito iperlocale.
Ma il M5S mette già le mani avanti, conscio anche dei problemi di sicurezza riscontrati nei mesi scorsi e delle polemiche susseguitesi. "Non dipende da noi, ma sicuramente gli attacchi hacker ci saranno", avverte Danilo Toninelli, assicurando all'Agi che lo staff della Casaleggio Associati "ha lavorato in questi mesi per aumentare la sicurezza" della piattaforma Rousseau.
Di certo non fila tutto liscio: probabilmente a causa delle troppe visite contemporanee anche da parte dei non iscritti (da qualche mese il "sistema operativo" può essere consultato anche dagli utenti non registrati), la pagina va spesso in errore di "time-out". Il altre parole, il browser fa fatica a collegarsi al server su cui "gira" la piattaforma.
"Sto provando ad accedere a Rousseau, ma il server è lentissimo. Consiglierei qualcosa di più potente alla Casaleggio Associati, che potrei fornire io...", scherza Vincenzo Cicchetti, imprenditore informatico e candidato alle primarie, "Lo sto facendo solo per verificare (perché essendo candidato mi astengo dal voto) ma è caduta la connessione.
I casi sono due: o la piattaforma è sotto attacco hacker o il server non riesce a sostenere il carico degli accessi"."Le prestazioni del Sistema operativo Rousseau sono condizionate dall'alta affluenza in contemporanea che si sta registrando", ammette alla fine il blog di Grillo. Che è costretto a prorogare il voto fino alle 12 del 22 settembre.
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