Il programma politico dell'Unione Popolare dell'ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si definisce pacifista e “per la fratellanza universale, la giustizia sociale, economica ed ambientale, contro corruzioni e mafie” e si compone di ben 120 proposte. Vediamo quelle principali.
Le politiche per il lavoro: salario minimo e abolizione del Jobs Act
La lista guidata da De Magistris propone un salario minimo di 10 euro lordi rivalutato annualmente e una riduzione dell'orario di lavoro che sia basata sul principio “lavorare tutti e lavorare meno”. L'unione Popolare intende abolire il Jobs Act e limitare il contratto a tempo determinato a soli due casi specifici, com'è stato fatto in Spagna. Si impegna ad assumere 10mila nuovo ispettori del lavoro e 1 milione di persone nel pubblico impiego, in particolare nel settore della scuola e della sanità. Prevede, inoltre, di ridurre il ruolo delle agenzie private e potenziare gli uffici di collocamento pubblici. Da un lato, vuole abolire la legge Fornero e arrivare a un'età pensionabile di 60 anni o 35 anni di contributi e dall'altro intende porre un tetto minimo di 1000 euro e massimo di 5mila euro per le pensioni alte. A favore della sicurezza dei lavoratori prevede di approvare il Ddl “Omicidio e lesioni sul lavoro”, mentre per i lavoratori autonomi si vuole costruire “un sistema assistenziale omogeneo” che consenta di “cumulare indennità e casse previdenziali e introdurre una misura unica di sostegno al reddito”. De Magistris, infine, vuole bloccare il Ddl Concorrenza del governo Draghi e rinazionalizzare la gestione dell'acqua e favorire la nascita di imprese pubbliche al Sud con lo scopo di gestire le infrastrutture necessarie anche per la gestione dei rifiuti e il trasporto pubblico. Sempre in favore del Sud, De Magistris ribadisce la sua contrarietà all'autonomia differenziata. Per le piccole e medie imprese prevede, invece, degli investimenti a fondo perduto, mentre per le multinazionali leggi contro la delocalizzazioni. Infine, è in programma la creazione di un'industria farmaceutica pubblica e di interventi statali per nascita di una filiera nazionale delle tecnologie rinnovabili.
Tasse. La patrimoniale tra le ricette di Unione Popolare
L'Up vuole eliminare l'Iva sui prodotti dei beni alimentari di prima necessità e reintrodurre la scala mobile. Intende tassare gli extra profitti delle aziende energetiche (passando dal 10% del governo Draghi al 90%) e porre un tetto al prezzo del gas. Ha, inoltre in programma di costruire 500mila nuovi alloggi pubblici e di alzare il reddito di cittadinanza da 780 a 1000 euro al mese e la soglia di accesso ISEE da 9360 a 12.000 euro e di renderlo una misura individuale. Prevede di aiutare le imprese nell'assunzione dei giovani attraverso una riduzione della pressione fiscale, ma nel contempo vuole contrastare quelle imprese che costringono i propri dipendenti ad aprirsi la partita Iva. Ipotizza di “uniformare il trattamento previdenziale dei lavoratori autonomi a quello dei lavoratori dipendenti, con estensione dell’indennità di maternità e malattia”. Vuole “superare il sistema scellerato della spesa storica” e dare “più potere ai sindaci e più tutele”, migliorando così i servizi locali. Nel programma di De Magistris non può mancare, poi, l'introduzione della patrimoniale (a partire dalla soglia di un milione di euro) e una riforma fiscale che tassi maggiormente i redditi alti rispetto a quelli medio-bassi. Si prevede una riforma del catasto e un aumento della tassa sulle successioni e sulle donazioni, ma anche l'estensione della no-tax area da 8000 a 10mila euro.
Politica estera. L'Unione Popolare vuole uscire dalla Nato
La lista di De Magistris si oppone all'invio di armi ai Paesi in guerra e vuole il“ritiro dei soldati all’estero se non autorizzati dall’ONU”, un ente che non deve essere più soggetto ai veti delle superpotenze. Propone di “uscire dalla coalizione in guerra nel cuore dell’Europa e lavorare per la neutralità dell’Ucraina”. Insomma, contro l'ipotesi di una nuova guerra fredda serve la diplomazia. L'Unione Popolare vuole superare la Nato e opporsi all'aumento delle spese militari al 2% del PIL, impegnandosi altresì per un disarmo a livello globale. La linea di politica estera da seguire è ben riassunta nella frase “Saremo amici di americani, russi e cinesi, mai più sudditi e subalterni di nessuno” e contro ogni forma di imperialismo. A livello europeo è chiaro e netto il no al ritorno alle politiche di austerity che va di pari passo con l'abolizione del Mes e del superamento del Trattato di Maastricht. Ma non solo. La Bce “deve continuare ad acquistare tutti i titoli di Stato necessari”. Secondo l'Unione Popolare, si deve eliminare anche il pareggio di bilancio introdotto nel 2012. Bisogna, infine, riconoscere lo Stato della Palestina e sostenere il popolo curdo.
L'Unione Popolare vuole ridare la gestione della Sanità allo Stato
L'Unione Popolare intende togliere alle Regioni la gestione del Servizio Sanitario Nazionale e riportarla nelle mani dello Stato centrale. Promette che la spesa pubblica non scenderà mai più sotto la media europea (7,3% del PIL) e vuole aumentare i posti letto e il personale medico-sanitario attualmente a disposizione. Si prefigge anche l'obiettivo di eliminare le prestazioni intra moenia e di “lanciare un servizio di cura dentale pubblico che garantisca cure a prezzi economici, e gratuite per le fasce meno abbienti della popolazione”. Intende aumentare le pensioni di invalidità, ampliare i Lea (livelli essenziali di assistenza) per terapie abilitative e riabilitative e “fornire assistenza gratuita agli anziani non autosufficienti”. Sul versante del Covid, l'Up intende sottrarre i vaccini ai profitti delle multinazionali e “affrontare la pandemia senza criminalizzazione del dissenso e restrizioni ingiustificate delle libertà civili”. Le altre proposte in programma riguardano “il ripristino del contratto a tempo pieno e indeterminato come norma in tutti i comparti della Pubblica Amministrazione”, ma anche la “reinternalizzazione dei servizi esternalizzati” e il “ritorno al pubblico dei servizi dati in appalto con riassorbimento del personale coinvolto”.
Diritti civili e immigrazione, tra matrimoni gay e Ius Soli
L'Unione popolare intende attuare misure a sostegno del diritto all'interruzione volontaria di gravidanza e denuncia come l'obiezione di coscienza di alcuni medici leda tale diritto. Vuole altresì approvare una legge sul fine vita e sull’eutanasia legale e introdurre il matrimonio egualitario nel nostro ordinamento, dando alle coppie omogenitoriali il pieno riconoscimento dei propri figli. Prevede di approvare una legge contro l'omolesbobitransfobia e di estendere le leggi contro i crimini d'odio anche alle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale, all'identità di sesso o genere e disabilità. Infine, è favorevole alla legalizzare della cannabis e delle droghe leggere.
De Magistris vuole approvare lo Ius Soli e dare la cittadinanza a chi vive in Italia in maniera permanente da 5 anni. Ma non solo. Intende abolire la Bossi-Fini e regolarizzare in maniera permanente gli immigrati che vivono stabilmente in Italia e a cui è stata negata la possibilità di avere il permesso di soggiorno. Promette di chiudere i Centri Permanenti per il Rimpatrio (ex CIE), di abolire“ogni forma di detenzione amministrativa” e di non rinnovare il Memorandum con la Libia. Intende, infine, abrogare le leggi Salvini-Conte e Minniti-Orlando sull'immigrazione.
Famiglia e scuola. Ecco le proposte dell'Unione Popolare
L'Unione Popolare ha in programma di estendere il congedo di paternità sul modello spagnolo (16 settimane, di cui 6 obbligatorie) e di maternità o parentale. Vuole, inoltre, arrivare a un'effettiva parità di genere anche sui salari. Alle famiglie viene garantita la scuola dell'infanzia comunale a partire da 3 anni, mentre ai giovani vengono promessi libri gratis fino alla fine delle scuole superiori e la gratuità anche dei mezzi pubblici gratis, del cinema e del teatro. L'Unione Popolare prevede di abolire la “Buona scuola” di Renzi ed eliminare le classi-pollaio, di assumere 40mila nuovi docenti e di aumentare di 500milioni di euro all'anno i fondi per il diritto allo studio.
La giustizia al centro del programma di De Magistris
De Magistris propone una riforma“che dia forza all’autonomia ed indipendenza dei magistrati come singoli” e che elimini le correnti all'interno del Csm. Intende fermare le politiche di sgombero dei centri sociali e porre un freno “alla criminalizzazione e alle persecuzioni delle lotte sociali, ambientali e sindacali”. Tra le altre proposte vi è quella di una riforma del sistema carcerario, soprattutto per i reati minori, con l'ampliamento dell'uso delle misure alternativa. In agenda ci sono anche ulteriori misure a sostegno dei testimoni di giustizia e per le imprese vittime di racket e dell'usura.
Energia. L'Up vuole nazionalizzare l'Eni
L'Unione Popolare ha in programma di nazionalizzare il settore energetico, a partire da Enel Green Power e portare avanti un piano di investimenti straordinario sulle rinnovabili (almeno 10 GW di nuove installazioni l’anno). Dice no alle grandi opere come la Tav, la Pedemontana, la Valdastico sud e la BreBeMi, ma anche all'uso di jet privati e a nuove estrazioni petrolifere. Basta discariche e inceneritori, sì alla raccolta differenziata dei rifiuti.
La lista guidata da De Magistris, poi, intende incentivare il trasporto pubblico urbano e l'automotive elettrico. Prevede, inoltre, di rispettare gli impegni presi con l'Accordo di Parigi, sostenere l'agricoltura biologica e porre un freno al consumo del suolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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