"Il presidente della Rai è una fake news che cammina. Domani mattina va denunciato, il presidente della Rai, per calunnia e diffamazione".
Nel suo intervento di chiusura della Leopolda, Matteo Renzi fa partire l'assalto a Marcello Foa, reo di "aver detto a un giornale israeliano che l'intero gruppo parlamentare del Pd è finanziato da George Soros".
La protesta del Partito democratico contro l'elezione del giornalista raggiunge quindi il suo apice nella kermesse renziana. "Casellati e Fico: se avete a cuore il principio di trasparenza dei lavori parlamentari fate aprire le schede sull'elezione di Foa", scandisce l'ex segretario dal palco della Leopolda, "È una vergogna. Nemmeno Berlusconi arrivò a tanto". E annuncia di non voler più mettere piede negli studi di Viale Mazzini: "Non invitatemi alle trasmissioni", dice, "Io non ha paura e lo dico in faccia che il presidente della Rai è bugiardo. Chiedo ai parlamentari del Pd in Ue domani mattina di denunciare il presidente della Rai per calunnia e diffamazione. Vergogna".
E dalla platea i parlamentari dem annunciano battaglia negli emicicli per presunte irregolarità nella sua elezione. "Fico e Casellati non pensino di cavarsela stando zitti sull'elezione illegittima di Foa alla presidenza Rai", dicono il capogruppo al Senato Andrea Marcucci e quello in Vigilanza Rai Davide Faraone, "Giace inevasa una nostra richiesta di accesso agli atti della Vigilanza.
Non molliamo di un centimetro: Foa non sarà mai un presidente di garanzia del servizio pubblico e la sua elezione non ha mai raggiunto il quorum necessario previsto della legge. Senza risposta dei presidenti della Camera, il Pd è pronto a valutare iniziative di qualsiasi natura, legale e politica, contro Marcello Foa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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