Cosa sta succedendo nel Pd in Trentino? Da tempo aleggia una certa irritazione da parte dei Giovani democratici che non hanno gradito il metodo adottato dai vertici del partito per la composizione delle liste elettorali per le prossime Elezioni Politiche. A farsi portavoce di questo profondo malessere , la giovane attivista molto nota in Trentino e in Campania, Vittoria De Felice, militante nei dem trentini dal 2018. Ma proprio da quel momento, quello della “denuncia pubblica” - riportata non soltanto dal nostro, ma da molti altri quotidiani sia nazionali che locali, la vita dell’attivista dem -, ha preso un corso molto complicato. Prima le intimidazioni, poi l’attacco tramite social, come racconta lei stessa a “La voce del Trentino”. Messaggi intimidatori da parte di una persona che diceva di essere parte del Partito democratico e che ha detto esplicitamente che “si prenderanno dei provvedimenti nei suoi confronti”. A queste parole aveva risposto: "Devo forse preoccuparmi di ricevere qualche gesto estremo solo perché sto esprimendo un malessere?”. L’abbiamo incontrata per capire come stanno ora le cose.
L’avevamo lasciata con una lettera firmata dai giovai del Pd trentino, una richiesta d'aiuto al vertice del partito. Poi invece sono arrivate le intimidazione cosa è successo?
“Ho scritto una lettera aperta al Partito Democratico per cercare soluzioni e soprattutto chiedere come mai sto vivendo questa situazione, che é davvero strana e particolare da raccontare. Purtroppo ad oggi continuo a subire intimidazioni, il perché non l'ho compreso. Da sempre sono una ragazza propositiva ed attiva riguardo le attività del partito. Sono meravigliata da questo atteggiamento di chiusura, nonostante la mia volontà di cercare dialogo e capire quale sia il problema. Credo che questo riguardi la tematica giovanile. Da sempre noi giovani abbiamo bisogno di apprendere, soprattutto nelle sezioni di partito, e sono molto contenta di farlo, ma purtroppo anche questo mio desiderio non é visto di buon occhio”
Nella sua lunga militanza nel PD non è la prima volta che lei si trova davanti ad alcuni ostacoli, si è chiesta perché
“È sempre il discorso della poltrona, che riguarda il livello nazionale. Si ha paura che la nuova arrivata possa soffiare la poltrona a qualcuno, invece di capire che i giovani militanti sono risorse e vorrebbero spendersi per il proprio territorio portando idee innovative su cui lavora insieme”.
Ha provato a far ascoltare la sua voce, magari con i suoi diretti responsabili di partito?
“Ho provato ed ho chiesto più volte quale fosse il problema, ma se la risposta é il silenzio, comprendo che forse non c’è volontà o forse é più comodo non affrontare i problemi. Io non sono così, amo la chiarezza e vorrei capire quale fastidio una giovane laureata con idee e tanta voglia di fare può arrecare ad un partito”.
Questa è ovviamente la sua parola, perché dall’altra parte non c’è stato nessun tipo di risposta alla sua richiesta.
“Esatto. Al momento nessuno in Trentino é aperto al dialogo, credo che se ci fosse una reale intenzione di avere dei giovani nel partito e di concedergli spazio, non ci sarebbero problemi. Invece non c'è un minimo confronto, ma questo non mi impedirà di continuare a chiedere il perché, e a capire che motivazioni ci sono dietro questo atteggiamento”.
In un articolo de “La voce del Trentino” si legge che le intimidazioni sono arrivate proprio da un qualcuno che diceva di essere membro del suo partito, e che sostanzialmente le ha chiesto di "rimanere buona”. Pensa di aver sbagliato qualcosa per provocare una simile reazione?
“Quando si vivono delle ingiustizie e si chiedono delle spiegazioni al Segretario del Partito non si sbaglia mai. Anzi perché subire degli atteggiamenti ingiusti e restare in silenzio? Bisogna chiedere le motivazioni sul perché si arriva a questo. Ho la tessera da tanti anni e mi meraviglio di questo atteggiamento. Mi hanno lanciato delle intimidazioni, in cui dicevano che prenderanno dei provvedimenti nei miei confronti. Devo preoccuparmi di qualche gesto estremo perché dico la verità? La risposta è no!”.
Secondo lei quali errori, anche in virtù delle prossime elezioni, stanno commettendo nel PD?
“Assolutamente la gestione e la salvaguardia dei militanti nei territori. É gravissimo lasciare i giovani iscritti al partito che militano da soli, o non intervenire in caso di problemi. Non permetterò assolutamente questo, anzi spero di poter aiutare altri giovani che si sentono abbandonati dal partito. É importante esserci nei momenti difficili, come in questo momento che sto attraversando, che non é semplice”.
In passato alcuni giornali hanno parlato anche del suo aspetto fisico, cosa che c’entra poco con la politica, sottolineando il fatto che il suo sia solo un desiderio di voler apparire?
“Che sia un uomo o una donna credo sia ingiusto attribuirgli un valore solo per un mero fattore estetico. Oggi abbiamo bisogno di esempi, io voglio donare il mio cervello al servizio dei cittadini. Ho studiato e continuerò a studiare per cercare di trovare soluzioni sostenibili per il nostro Paese e credo che dobbiamo guardare ad altre qualità invece che di concentrarci ad attaccare una persona solo per l'aspetto estetico. Dobbiamo proteggere i giovani da questa mentalità superficiale e di facciata che non fa bene a nessuno. Proprio riguardo il mio aspetto, ho attraversato un periodo molto pesante, poiché nella scorsa campagna elettorale comunale, tanti giornali hanno parlato in maniera negativa del mio aspetto, e non tollero questo tipo di commenti, né di pregiudizi. Sono una donna e posso essere di aspetto gradevole o no, ma dobbiamo essere tutte giudicate solo per il valore che possiamo apportare alla nostra società, ognuna con la propria passione e con i propri sacrifici”.
Parlando in concreto, quali sono le sue idee o le proposte che vorrebbe fare?
“La nostra generazione affronta tante difficoltà e non é semplice in generale. La fuga dal nostro Paese sembra essere sempre una soluzione, perché non ci sono opportunità. Questo meccanismo è pericoloso, perché non permettiamo ai giovani di potersi inserire nel proprio territorio. Le dirò proprio riguardo a queste tematiche avevo pensato ad alcune idee, perché aldilà dei programmi politici, c'è la necessità di garantire la dignità alle persone. Questo é possibile grazie allo sviluppo sostenibile che é la chiave che permetterà di poter cambiare la situazione attuale, perché non ha grandi costi e soprattutto è realizzabile in poco tempo. Grazie al sistema dell'economia circolare possiamo usare qualsiasi tipo di elemento e poterlo riutilizzare, così da favorire lo sviluppo economico riciclando quello che consumiamo. Lo sviluppo sostenibile é anche sviluppo sociale e lotta alla povertà che promuove un capitalismo etico che tende a promuovere dei valori nei processi economici, invece di favorire un capitalismo consumistico e cannibale. Le proposte sono tante, anche grazie all'evoluzione dello sviluppo sostenibile c'è la possibilità di creare tante nuove professioni che possono garantire lo sviluppo del nostro Paese e soprattutto possiamo permettere ai giovani di restare nel proprio territorio senza dover lasciare i loro affetti perché non ci sono possibilità”.
Dopo quello che sta raccontando, ha pensato di lasciare il PD?
“Non vorrei mai uscire dal partito democratico, ma tanti giovani come me, si sentono tagliati fuori, forse perché portatori di innovazione e perché lottano per un'Italia diversa che realmente può garantire un futuro ai ragazzi ed anche un ritorno ai valori. La nostra generazione é sempre più sola e poco considerata . Paghiamo anche il prezzo della pandemia, che ha cambiato le nostre vite e proprio per questo abbiamo bisogno di nuovi esempi per capire che possiamo farcela. Chiedo al partito di ascoltare me ed anche tanti ragazzi e ragazze che come me, hanno la passione per la politica e vogliamo assolutamente portare una boccata di innovazione. Siamo stanchi di vedere sempre le stesse persone e soprattutto notare che le cose non cambiano e viviamo sempre peggio. Vogliamo dignità e combattere tutti i giorni per tutelare la gente dalla povertà e garantire che un posto in Italia per i giovani c'è. Il nostro Paese non può essere solo questo, anzi dobbiamo trattenere tutti i giovani talenti per ritornare a vedere l'Italia che splende”.
Ha chiesto aiuto alla base del partito a Roma?
“Ho parlato e chiesto aiuto alla Segreteria del Segretario Enrico Letta con cui ho avuto una interlocuzione ieri. Hanno ascoltato i miei problemi ed ho dato loro tutte le informazioni necessarie, su quanto mi é successo sul territorio. Hanno dimostrato apertura ed ascolto e sono un attesa dei provvedimenti che prenderanno. É stato bello poter essere ascoltati, e spero che questa situazione venga presa sul serio, ma anche per i tanti militanti che sono divisi in tutta Italia e che hanno bisogno di tutela da parte del Partito. Spero nel cambiamento e che la comunità del Partito democratico sia piena di persone che sono aperte al dialogo e che non creano muri".
Se si trovasse davanti al segretario Letta cosa le direbbe?
“Prima di tutto perché ho dovuto subire tutto questo? Le sembra giusto? Io gratuitamente come tutti gli altri giovani, sono in un partito dove pago la tessera e sono felice di farlo ma solo se la mia passione non viene affogata da persone che non devono aver paura del confronto.
La comunicazione é sinonimo di intelligenza, e mi dispiace se qualcuno si é sentito minacciato dalla mia presenza perché troppo comunicativa o solare e quindi da eliminare perché forse visibile. Non sono discorsi intelligenti per me, perché premierei ragazzi che hanno tanta voglia di fare e che sono sempre attivi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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