Il vecchio Joe perde la sfida dell'assassiono

Putin rispondendo a Biden affonda il coltello dimostrandosi sottile conoscitore della mente umana

Il vecchio Joe perde la sfida dell'assassiono

«Mi ricordo che quando eravamo piccoli quando litigavamo dicevamo: Chi lo dice sa di esserlo. E non è un caso, non è solo un modo di dire per bambini, uno scherzo, vi è un significato psicologico molto profondo in questo». Putin rispondendo a Biden affonda il coltello dimostrandosi sottile conoscitore della mente umana. Il presidente russo ha fatto riferimento a un processo mentale che in psicoanalisi è definito «proiezione» e lo spiega molto bene: «Noi vediamo sempre nell'altro le nostre stesse qualità, e partendo da ciò giudichiamo le sue azioni». In soldoni gli dice: «Il cattivo sei tu, il killer sei tu».

Da un lato un ex funzionario del Kgb, un uomo molto sicuro di sé, abituato a mantenere il sangue freddo in ogni occasione, dall'altra un politico incauto, arrabbiato con l'avversario perché tesseva buone relazioni con il suo predecessore Trump, che per questo istericamente non riesce a contenere in forma diplomatica la sua aggressività. La proiezione nasconde un desiderio inconscio di sbarazzarsi di una parte di sé e di metterla, proiettarla dentro a qualcun altro. È utilizzata quando un contenuto non è accettato perché ritenuto immorale o perché genera una sottovalutazione di sé.

Biden ha giocato la carta dell'uomo buono e religioso, del marito e padre addolorato che il giorno delle elezioni e nella sua seconda giornata da presidente dopo essere andato in chiesa va al cimitero a rendere omaggio ai suoi cari deceduti ormai cinquant'anni fa. La collera verso Putin, reo di aver avuto buoni rapporti con Trump, non era adatta all'immagine di persona buona che ha di sé e per mantenere una coerenza interna l'ha espulsa proiettandola sull'avversario aggressivamente. Quando la proiezione è molto aggressiva si innesca un altro processo mentale che riguarda colui che la riceve e la psicoanalisi chiama «identificazione proiettiva». Il soggetto che riceve la proiezione può provare veramente quel sentimento che l'altro gli attribuisce e sentirsi veramente come viene definito.

Putin di fronte alla proiezione di Biden poteva accusare il colpo e mortificarsi come se avesse ucciso qualcuno con le sue stesse mani.

Ma Biden accusandolo platealmente di essere un killer ha sottovalutato la forza e l'intelligenza dell'avversario generando in lui una reazione creativa. Putin gli restituisce la palla e augurandogli buona salute ha sottolineato sarcasticamente la sua anzianità, vincendo la sfida comunicativa due e a zero per lui. Chapeau.

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