Salvini contro Raggi, Raggi contro Salvini. Lo scontro tra il ministro dell'Interno e il sindaco di Roma è il leit-motiv degli ultimi giorni. Il segretario della Lega e il primo cittadino della Capitale sono protagonisti di un botta e risposta dove ognuno di loro vuole avere l'ultima parola. Dopo le accuse di Salvini ("Roma è in preda al degrado") e la risposta dell'esponente del Movimento 5 Stelle ("Invece di pensare a noi si occupi della sicurezza"), con tanto di controreplica del vicepremier ("Non occorre uno scienziato per portare via la mondezza, svuotare i cestini, evitare i gabbiani stile avvoltoi. Non può essere il ministro dell'Interno far ripartire le metro ferme. 60 milioni di italiani non possono pagare per l'incapacità"), Virginia Raggi ha deciso di affidarsi all'ironia.
Nelle ultime ore è diventato virale il video, pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove il sindaco di Roma usa alcune molliche di pane per spiegare il suo piano di riduzione dell'immenso debito della Capitale attraverso il taglio degli interessi bancari sui 13 miliardi di debito complessivo del Comune di Roma. "Spieghiamo velocemente questa cosa del debito. Oggi il debito costa 500 milioni, suddiviso in due quote: 300 da parte dello Stato e 200 da parte di Roma Capitale. Domani il debito continuerà a costare allo Stato 300 milioni, anzi un po' meno, così", racconta Raggi durante un pranzo al ristorante prima di addentare una mollica di pane e rivolgersi direttamente a Salvini: "Perché lo Stato rinegozia il debito. Allora Salvini, hai capito?", dice Raggi con sarcasmo.
Poi, nel post di corredo al video, precisa: "Chiariamolo ancora una volta. Non facciamo sborsare un euro in più allo Stato e alle altre amministrazioni per il vecchio debito di Roma. Anzi facciamo risparmiare agli italiani e ai romani 2,5 miliardi di euro, tagliando i folli tassi di interesse delle banche su quei 13 miliardi di debito che hanno fatto le precedenti amministrazioni di Roma. Da quando ci siamo noi - puntualizza Raggi - il debito è addirittura sceso perché noi teniamo i conti in ordine e non ne facciamo altro. Noi riduciamo i debiti fatti dagli altri e alleggeriamo le tasse ai cittadini". Poi si rivolge direttamente a Salvini: "Gli voglio dire che ho le spalle larghe e non mi spavento facilmente. Io le villette dei clan mafiosi le ho abbattute, dopo decenni di silenzio delle precedenti giunte: otto case del clan Casamonica buttate giù dalla ruspa".
Infine la sua risposta sulla questione della "mondezza" di cui aveva parlato il vcepremier: "Per toglierla non serve assolutamente uno scienziato ma sono necessari duro lavoro e costanza. Di certo non bastano due tweet e qualche battuta ad effetto. Ma io non voglio inutili polemiche elettorali. Lavoriamo", conclude il sindaco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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