Rai, cosa succede dopo il no a Foa

La Vigilanza boccia la nomina di Foa a presidente. Oggi il cda si riunisce, ma la palla passa al ministro Tria

Rai, cosa succede dopo il no a Foa

La Vigilanza Rai non ha ratificato la nomina di Marcello Foa a presidente di Viale Mazzini. Ora la palla passa al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che - in quanto azionista unico dell'azienda al 99,9% dovrà decidere il da farsi.

Intanto oggi pomeriggio il cda Rai si riunisce di nuovo. A guidarlo - in quanto membro più anziano dei sette - sarà comunque Foa. Una delle ipotesi è quella delle dimissioni, il che rimetterebbe da subito la palla di nuovo nelle mani del governo, chiamato a quel punto a indicare un altro nominativo. In caso il giornalista decidesse invece di restare come consigliere, il consiglio dovrà nominare un nuovo candidato presidente tra gli altri sei. Ieri sembrava che in pole ci fosse Giampaolo Rossi, ma tra i candidati c'è anche il neo ad Fabrizio Salini. La nomina dovrà per forza passare da accordi politici che permettano la ratifica della nomina da parte della Vigilanza.

Ma sulla questione deve esprimersi anche il ministro Giovanni Tria, che - come racconta il Corriere - dovrà decidere se sostituire Foa con un altro nome o insistere e lasciarlo alla guida del cda in veste di consigliere anziano "facente funzioni" di

presidente Rai. Una situazione che non ha precedenti. Intanto Foa è "a disposizione" e chiede all'azionista - cioè il governo - di "indicarmi quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell'interesse della Rai".

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