Mentre Matteo Salvini conferma che Marcello Foa resta il candidato alla presidenza della Rai, sul giornalista monta la polemica. Da Repubblica al Corriere, infatti, i media tirano in ballo in modo pretestuoso il figlio Leonardo Foa, 24 anni, che su Linkedin scrive di lavorare proprio per il leader del Carroccio.
La polemica è tale per cui il Viminale deve precisare che il "giovane laureato trilingue" e "con master" ha studiato comunicazione e ha fatto la tesi proprio sulla strategia comunicativa di Salvini. "In questo modo ha cominciato a collaborare con lo staff del segretario leghista, esperienza proseguita quando Salvini è diventato ministro e ora fa parte del team comunicazione", dicono fonti del Ministero dell'Interno. Mentre il vicepremier risponde "Assolutamente no" a chi gli chiede se la vicenda lo mette in imbarazzo in qualche modo.
I sindacati Fnsi e Usigrai salgono già sulle barricate, parlando di "un'ombra inquietante sulla autonomia e indipendenza" di Foa "nello svolgimento del ruolo sia come presidente che come semplice consigliere di amministrazione della Rai" e chiedendo le sue dimissioni. Minimizza invece Alessio Villarosa (M5S), sottosegretario all'economia: "Non ci vedo alcun conflitto di interesse perché nessuno mi spiega il rischio insito in questa situazione", dice, "Perché Marcello Foa non sarebbe indipendente?".
Polemiche che non scalfiscono la convinzione di Matteo Salvini: "Io guardo al merito, se una persona vale", ha detto il ministro, "Se mi danno giustificazioni valide per dire no....
Ma sentire il Pd che parla di lottizzazione, loro che hanno lottizzato fino all'ultimo sgabuzzino, l'ultima pianta grassa, l'ultimo posacenere che c'è non solo in Rai ma in tutta Italia mi fa ridere. Se qualcuno mi contesta la professionalità, la bravura e la libertà di Marcello Foa ne riparliamo, altrimenti per me il presidente è lui".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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