Esce alla vigilia del quinto anniversario di Pontificato di Jorge Mario Bergoglio la lettera in difesa del Papa in carica scritta da Joseph Ratzinger. Una missiva in cui il Pontefice emerito esce allo scoperto per difendere a spada tratta il suo successore e per mettere a tacere le critiche nei suoi confronti da parte delle frange più tradizionaliste. Bisogna opporsi, scrive in modo deciso Ratzinger, allo «stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi».
Dopo mesi di silenzio, Benedetto XVI indirizza la lettera a monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, in occasione della presentazione della collana «La teologia di Papa Francesco», edita dalla Libreria Editrice Vaticana.
«Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica scrive Ratzinger e aiutano perciò a vedere la continuità interiore fra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento».
È una lettera in cui il Pontefice tedesco rivendica la «continuità» con il pontificato di Francesco. Benedetto XVI ringrazia di aver ricevuto in dono undici libri scritti da altrettanti teologi di fama internazionale che compongono la collana curata da don Roberto Repole, presidente dell'Associazione Teologica Italiana. «I piccoli volumi prosegue Ratzinger mostrano a ragione che Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano a vedere la continuità interiore tra i due pontificati».
Non è la prima volta che Benedetto XVI rinnova pubblicamente la propria stima per il suo successore. L'ultima fu nel giugno 2016, in occasione dei 65 anni della sua ordinazione. «Grazie Santo Padre! La sua bontà, dal primo momento dell'elezione, in ogni momento della sua vita qui, mi colpisce interiormente. Più che nei Giardini Vaticani, con la loro bellezza scriveva il Papa emerito - la sua bontà è il luogo dove abito e mi sento protetto. Grazie anche della parola di ringraziamento, di tutto. E speriamo che lei potrà andare avanti con noi tutti su questa via della Misericordia Divina, mostrando la strada di Gesù, verso Gesù, verso Dio».
«Abbiamo inviato questo volume a Papa Benedetto XVI - ha sottolineato mons. Viganò un Papa che tutti noi conosciamo per il suo grande impegno di teologo e per il suo impegno nel ministero petrino. È molto interessante la lettera che ha voluto scrivermi, nella quale spiega come lui sia molto felice di una collana che affronta gli aspetti teologici del magistero di Francesco, perché va contro questo stolto pregiudizio di chi legge la figura di Papa Francesco contrapposta a quella di Ratzinger. Come se ci fosse un Papa teologico da un lato e un Papa pastore dall'altro. Non esiste questa contrapposizione», conclude mons. Viganò.
È diffusa l'accusa che viene rivolta a Bergoglio da parte della frangia tradizionalista di essere più attento ai gesti concreti che all'aspetto teologico. Una osservazione che si è manifestata con forza in occasione del sinodo sulla famiglia, quando i toni si sono scaldati in merito alla questione dell'ammissione alla comunione da parte dei divorziati risposati.
Alcuni cardinali si sono uniti e hanno inviato una lettera a Francesco esprimendo alcuni dubbi sulla esortazione Amoris Laetitia.
Lettera a cui il Papa argentino non ha mai risposto. E anche Benedetto XVI, che sarebbe stato contattato per fare da intermediario, avrebbe declinato questi tentativi. Ora la presa di posizione in difesa di Bergoglio, oltre ad essere chiara, è diventata pubblica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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