Renzi ci infila il canone in bolletta ​per appianare i debiti della Rai

Nonostante la quotazione di RaiWay, in cinque anni la Rai ha creato un buco da 287 milioni di euro. Renzi lo ripiana col prelievo forzoso in bolletta elettrica: nelle casse della tv pubblica entreranno 450 milioni in più

Renzi ci infila il canone in bolletta ​per appianare i debiti della Rai

Pagare il canone Rai non piace agli italiani. Non è mai piaciuto e mai piacerà. Tantomeno adesso che, grazie alla legge di Stabilità che il Senato sta approvando, Matteo Renzi l'ha messo nella bolletta elettrica. Si calcola che l'evasione passerà dal 30,5% al 5%. Insomma, verrà azzerata. Ma non è per questo motivo che il premier ha tirato fuori la norma dal cilindro magico. L'obiettivo è di azzerare, in un sol colpo, i debiti di viale Mazzini.

Una famiglia italiana su tre non paga il canone Rai. Il tasso di evasione è il più alto in Europa, nonostante il contributo chiesto ai cittadini sia inferiore. Secondo le stime di viale Mazzini, la quota di chi ignora la tassa in Italia è in continua crescita. Si è passati dal 26% circa del 2013 al 30,5% nel 2014. Ma basta dare un'occhiata al rapporto di Ricerche & Studi Mediobanca per capire perché Renzi ci ha infilato il canone Rai nella bolletta elettrica per combattere l'evasione. Il gruppo Rai ha accumulato tra il 2010 e il 2014 perdite nette pari a 287 milioni, pur segnando un utile nel 2011, nel 2013 e nel 2014: rispettivamente 4, 5 e 47 milioni. Quello dell'anno scorso è stato l'utile più elevato grazie soprattutto alla plusvalenza con il collocamento in Borsa di Rai Way. Eppure non è bastato. Così il premier ha subito messo le mani nei portafogli degli italiani addebitando il balzello nella bolletta elettrica. Così facendo l'introito dal nuovo canone Rai aumenterebbe di circa 420 milioni rispetto ai 1.569 riscossi nel 2014. In questo modo ottiene un dobbio risultato: in un colpo solo la Rai diventa il primo gruppo televisivo per ricavi in Italia e appiana i debiti accumulati in quattro anni.

"Con un canone di 100 euro - si legge nel report di Mediobanca - in un'Italia con un tasso di evasione al livello di quello inglese, si stima che il Gruppo Rai potrebbe fatturare circa 2,8 miliardi, collocandosi al primo posto per ricavi in Italia e avvicinandosi, a livello europeo, a France Tèlèvisions". Il canone più basso rispetto alle altre emittenti pubbliche è per la Rai parzialmente compensato dalla pubblicità, che invece manca nella Bbc e nella Rtve (Spagna) ed è limitata per quantità e fasce orarie in Francia e Germania.

Tuttavia, in un momento di grande difficoltà del mercato pubblicitario, la Rai è crollata a un rapporto negativo del 4,4% dopo uno positivo del 3,1% nel 2013. Resta il fatto che di soldi, nei forzieri di mamma Rai, ce ne sono. E molti pure. Tuttavia, più ne entrano più ne escono.

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