Renzi apre l'edizione numero 8 della Leopolda, la kermesse politica fiorentina da cui è partita la sua scalata al Pd e al Paese. "Oggi termineremo la giornata lottando contro le fake news, per la verità. La Leopolda per me inizia nel solco della lotta per la verità". La tre giorni andrà avanti fino a domenica. Quest'anno è previsto un ampio spazio di confronto con giovani. Renzi apre facendo la linguaccia, in senso metaforico, a chi sminuisce il senso della Leopolda: "Tutti gli anni ci dicono: non ci sarà nessuno, Renzi solo come un cane... e ogni anno vengono migliaia di persone diverse con idee da condividere e progetti da confrontare. Per parlare di politica tra persone diverse ma in libertà".
Una carrellata delle vecchie Leopolde per ricordare da dove si è partiti, i compagni di viaggio, da Arturo Parisi a Paolo Gentiloni, e gli avversari a cominciare da Silvio Berlusconi. Attorniato da alcuni millennial, dal palco Renzi spiega che il titolo di quest’anno, L8, da leggere per intero "lotto", sta a significare che la Leopolda serve a "tirare fuori" il massimo dell’energia. "Se leggo i giornali e guardo alcune trasmissioni su di noi, trovo associato alla nostra esperienza un sentimento di rassegnazione e questo è profondamente falso. Forse non siamo sufficientemente capaci di tirare fuori la nostra energia, la Leopolda serve a questo".
"Nella prima Leopolda del 2010 - racconta Renzi a chi ha riempito la sala per ascoltarlo - ci fu un episodio che fece molto scalpore sui mass media, sui giornali, sulle tv, secondo gli osservatori politici: dissero che non era la Leopolda la cosa importante di quel weekend politico. In realtà nasceva un partito importante, il partito dell'allora presidente della Camera, Gianfranco Fini; un partito che avrebbe cambiato le sorti d'Italia: quel partito è sparito, e invece la Leopolda è ancora qui".
"Domani alla Leopolda ci saranno 90 tavoli tematici, da cui far emergere altrettante «proposte concrete. Nessuno - prosegue Renzi - ci toglierà i nostri Mille giorni, ma non possiamo restare lì. L’Italia stava in una situazione di crisi e ora ne sta uscendo grazie agli italiani e ai mille giorni. Ma domani dobbiamo tirare fuori 90 proposte concrete".
Il segretario del Pd si sofferma anche sulla legge sul fine vita. "Oggi a Montevarchi abbiamo incontrato Paola, ferma e tracheotomizzata da 12 anni.
Vorrei che pensassimo a tutti quelli che ci dicono che dobbiamo fare una grande battaglia sui diritti: noi la facciamo a viso aperto, siamo quelli della legge sul dopo di noi, sulle unioni civili, non trasformiamo i diritti in uno scontro tra partiti o in un presupposto di alleanze. Il fine vita - ha aggiunto - è un tema doveroso e faremo di tutto perchè sia approvato, ma discutiamo non in modo ideologico ma concreto, per vedere in faccia il dolore delle persone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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