Botte da orbi nel Partito democratico che solo ieri ha raggiunto un compromesso sui capigruppo di Camera e Senato.
Repubblica racconta di un Matteo Renzi furibondo con Tommaso Nannicini, reo di aver osato pensare di candidarsi a presidente dei senatori dem. "Ma come ti è saltato in mente di accettare la proposta di fare il capogruppo senza il mio consenso?", avrebbe urlato l'ex premier ed ex segretario al telefono, "Il capogruppo è e resta Marcucci, capitooo?".
A proporre il suo nome in realtà era stato il nuovo segretario reggente, Maurizio Martina. A quel punto sarebbe stato Lorenzo Guerini - altro candidato renziano alla Camera - a scegliere il passo indietro in favore di Delrio per evitare che il Pd si spaccasse.
E che lo stesso Martina si dimettesse sentendosi - sono parole sue - "delegittimato".Insomma, in casa dem sarebbe andata in scena l'ennesimo dramma, risolto solo un attimo prima che accadesse l'irreparabile. E l'ennesima conta interna che avrebbe portato a un nuovo strappo.
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