Richetti: "Ecco perché è finita l'amicizia con Renzi"

Richetti: "È stata un'amicizia intensa ma non incontro Matteo Renzi in privato da un anno e mezzo, e va bene cosi. Quando ci incrociamo in Parlamento o agli appuntamenti del Pd, è sempre affettuoso ma la relazione privata con lui non esiste più"

Richetti: "Ecco perché è finita l'amicizia con Renzi"

Un'amicizia finita nell'indifferenza. Matteo Richetti, parlamentare del Pd, in una intervista a Libero ha raccontato della sua "storia" finita male col premier. "È stata un'amicizia intensa ma non incontro Matteo Renzi in privato da un anno e mezzo, e va bene cosi. Quando ci incrociamo in Parlamento o agli appuntamenti del Pd, è sempre affettuoso ma la relazione privata con lui non esiste più, e se per caso mi arriva qualche emissario, neppure lo ascolto. Le difficoltà che io ho nel rapporto con Renzi dipendono da me e dal mio modo di vivere la politica. Io sposo le idee e non le persone e sono disorientato nel vedere lo spirito della Leopolda appannarsi nella gestione del potere. C'erano una tensione al cambiamento e un'apertura alle intelligenze più diverse che si sono perse. Ma io ormai sono un peone e posso permettermi di essere radicale, Matteo deve coniugare molti interessi ed è costretto a fare dei passi indietro".

Poi Richetti aggiunge: "Ho attraversato un periodo di sofferenza e amarezza, una vera crisi personale, quando sono stato indagato per le note spesa in Regione. Quel processo, che dopo due anni si è concluso con tre minuti d'udienza e la richiesta d'assoluzione da parte del pm, è stato dilaniante anche per la mia famiglia. Mi sarei aspettato da Matteo almeno un sms. Matteo quando non è d'accordo su una cosa non te lo manda a dire. Quando ho pensato di candidarmi alla presidenza della Regione Emilia Romagna mi disse chiaramente che non condivideva la scelta.

Io ero convinto che fosse il modo più coerente di proseguire il cambiamento iniziato a livello nazionale. Poi d'improvviso, sia io che Bonaccini ci ritroviamo indagati. Lui viene archiviato in due settimane, io in due anni nel modo che le ho detto, e sono costretto a rinunciare alla candidatura".

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