A rischio le detrazioni fiscali: un taglio da 3 miliardi di euro

Il governo al bivio per evitare la clausola di salvaguardia della legge di Stabilità 2014. Ha tempo fino al 15 gennaio

A rischio le detrazioni fiscali: un taglio da 3 miliardi di euro

C'è una clausola della legge di Stabilità 2014 che potrebbe mettere seriamente a rischio le detrazioni fiscali. Ballano 3 miliardi di euro. Si tratta di una mancata spending review rimandata (volutamente) dall'allora governo Letta e che ora incombe sul governo Renzi. La clausola prevede, infatti, per l'anno prossimo maggiori entrate per 3 miliardi di euro da racimolare attraverso la spending review. Nel caso il governo non dovesse dimostrarsi in grado di mettere insieme la suddetta somma, scatterà automaticamente un taglio dei bonus fiscali e un rincaro delle aliquote in vigore. Uno scenario a dir poco apocalittico per la già fiaccata economia italiana.

Come fanno notare Cristina Bartelli e Valerio Stroppa su ItaliaOggi, l'esecutivo è chiamato a disporre "variazioni delle aliquote di imposta e riduzioni della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti tali da assicurare maggiori entrate pari a 3mila milioni di euro per l'anno 2015". Non solo. Sempre stando all'ultima legge di Stabilità un'altra strada percorribile potrebbe essere il taglio lineare delle detrazioni Irpef. Con effetto reatroattivo sul 2013. "Dall'attuale 19% si sarebbe passati prima al 18% e poi al 17% a partire da quaest'anno - si legge su ItaliaOggi - l'obiettivo da conseguire era pari a 488 milioni di euro per il 2014, 772 milioni per il 2015 e 565 milioni annui dal 2016". Lo scorso 21 gennaio, però, l'allora ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni aveva rinunciato a mettere mano alle agevolazioni tributarie rimandando il tutto al restyling delle agevolazioni. Ed eccoci a oggi.

A complicare la situazione ci ha pensato il titolare del Tesoro Pier Carlo Padoan redigendo la nota di aggiornamento al

Def. Lo scorso 30 settembre il ministro ha, infatti, anticipato una clausola di salvaguardia che, nella prossima legge di Stabilità, potrebbe andare a toccare l'Iva e le altre imposte indirette.

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