Nanni Moretti torna nelle sale con il film Santiago, Italia, documentario sul golpe del '73 che ha uno sguardo critico su quel che avviene nel nostro Paese.
"Finite le riprese, è diventato ministro dell' Interno Matteo Salvini e allora ho capito perché avevo girato quel film. L' ho capito a posteriori", dice Moretti in un'intervista rilasciata al Venerdì di Repubblica. "Ci sono forze politiche che vengono votate non nonostante la loro violenza verbale -dice alludendo alla Lega e al M5S - ma proprio perché ne fanno uso. La solidarietà, l'umanità, la curiosità e la compassione verso gli altri sembrano essere bandite...C' è uno slittamento progressivo ma inarrestabile verso la mancanza di umanità e di pietà...". E poi con amarezza commenta: "Spero che non sia una strada senza ritorno". Ma ancora più forte è la critica nei confronti della sinistra e del Pd che si perde in "battibecchi interni che non interessano a nessuno", quando in realtà "ci sarebbe spazio per una forza razionale, seriamente riformista ed europeista". "Pd che sbaglia e ha sbagliato. Non far passare la legge per la cittadinanza è stata una cosa gravissima", aggiunge il regista romano.
Mentre Salvini "fa il suo mestiere", la sinistra dov'è? è il ragionamento di fondo di Moretti che ruvidamente dice: "Non sono imparziale sul golpe e non lo posso essere oggi. Non possiamo essere imparziali di fronte a quello che accade".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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