
«Pagate 125 euro per uscire di prigione». Carta? Certo. Beep. A chi tocca? Non ricordo, controlliamo sull'app.
Siamo nel 2025, algoritmi e intelligenza artificiale influenzano le nostre giornate, anche i giochi da tavolo si evolvono di conseguenza. E non è detto che sia sempre un bene. Il Monopoly ha appena passato la soglia dei 90 anni e ha deciso di entrare nel futuro eliminando il contante cartaceo. Dal prossimo agosto, quello che è uno dei giochi da tavolo più famosi al mondo sarà disponibile, al momento negli Stati Uniti, in un nuova versione che prevede l'utilizzo di una app per la gestione delle transazioni finanziarie tra i giocatori. Il ruolo del banchiere sarà sostituito da un dispositivo elettronico, e a inizio partita ogni giocatore riceverà un classico segnalino e una replica di una carta di credito da associare alla app. Questo renderà le transazioni più veloci e anche più difficile imbrogliare. Per renderlo, inoltre, più adatto ai ragazzini, spariscono Parco della Vittoria e Viale dei Giardini: le vie saranno sostituite da una base per il lancio di razzi, dalla Luna, da un fabbrica di cioccolato, da un parco di dinosauri.
Se da un lato questa innovazione può essere vista come una risposta alla digitalizzazione e alla modernità, dall'altro lato solleva numerose questioni. Quante famiglie «sfruttano» i giochi da tavolo per distogliere i figli dagli schermi di tv, smartphone e tablet? E quante cercano attraverso il gioco di allenare i ragazzi ai calcoli matematici? Il contante in Monopoly - ma anche in tanti altri giochi - non è solo un mezzo per gestire le finanze all'interno della partita, ma è anche un simbolo di quella concretezza che rende il sedersi attorno a un tavolo un'esperienza tangibile e interattiva. Ogni transazione è accompagnata dall'azione fisica di maneggiare le banconote. La visibilità del denaro, l'atto di contarlo, di pagarlo e di raccoglierlo, sono tutti elementi che costruiscono anche una dimensione psicologica importante, quella della gestione delle risorse.
Non è un caso se questa nuova versione ha già fatto storcere il naso a molti. E non si parla solamente dei «puristi». «Lo scopo di questi giochi è anche quello di insegnare ai ragazzini la matematica, a gestire il contante e a contare soldi. Al giorno d'oggi, di questo passo, non impareranno mai a praticare l'aritmetica di base», si legge in un commento sul web. «Prendiamo un gioco che è già al 90% questione di fortuna ed eliminiamo l'unica parte divertente.
Perché non eliminiamo anche gli hotel, il tabellone e persino gli amici?», si domanda con una punta di ironia un altro utente.Non resta che guardare il bicchiere (o il fiaschetto) mezzo pieno: la versione con le banconote contanti resterà comunque in vendita.
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