Roma, un nigeriano aggredisce guardia giurata: arrestato

Un nigeriano di ventotto anni ha aggredito un vigilante dinanzi il Fatebenefratelli, a Roma. Immediato l'intervento dei carabinieri

Roma, un nigeriano aggredisce guardia giurata: arrestato

Brutto episodio ieri a Roma, dove una persona di origini nigeriane, che ha meno di trent'anni, ha aggredito una guardia giurata dinanzi il Fatebenefratelli, ospedale che si trova presso l'isola Tiberina. Il tutto è avvenuto alle prime luci dell'alba. La capitale, suo malgrado, è di nuovo il teatro di un episodio balzato agli onori delle cronache per la sua gravità. Il giovane che si è reso protagonista di questi fatti è stato arrestato dai carabinieri. Ma non si è trattato di una semplice aggressione. Perché il nigeriano, stando a quanto riportato questa mattina dal quotidiano Il Tempo, ha anche operato un tentativo: sottrarre all'uomo deputato alla vigilanza di quei luoghi, quello che ha subito il comportamento del ventottenne, l'arma che ha in dotazione. Per fortuna è rimasto solo un intento. E la pistola è rimasta salda nella disposizione del suo possessore.

Ma le fattispecie individuate per quanto messo in campo dal ragazzo sono comunque tre. Sempre secondo la fonte sopracitata, infatti, l'autore di questo assalto dovrà rispondere tanto di violenza quanto di lesioni personali e tentata rapina. Ma qual è stato l'innesco di questa vicenda? Banalmente gli era stato domandato di farsi da parte rispetto a una zona di accesso, che serve per le emergenze ospedaliere. Questo è bastato a far sì che il ragazzo scattasse nel modo che abbiamo raccontato. Pare che quello fosse il luogo dove era solito riposarsi.

Chi ha avuto la peggio, comunque, è stato l'aggredito, che ora avrà bisogno di un po' di tempo per tutte le cure del caso. Un'altra prevaricazione nel pieno centro di Roma, insomma. Le cui conseguenze, per fortuna, sembrano essere state limitate dalla prontezza di chi ha evitato che la situazione divenisse ancora più pericolosa.

Per far sì che l'uomo non riuscisse nel suo piano, che era quello di rubare la pistola, è stata necessaria un'azione di gruppo, che ha coinvolto anche cittadini che si trovavano sull'isola. L'arrivo dei carabinieri ha messo la parola "fine" a questa brutta vicenda.

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