Alcune sono già arrivate, altre stanno compiendo il loro lungo viaggio, altre ancora attendono che il caldo primaverile prenda il sopravvento. Sono le rondini che, con il loro volo falcato, annunciano la fine dell'inverno e muovono dall'Africa volando per migliaia di chilometri alla volta del vecchio continente dove, per una magia mirabile della natura, cercano e trovano il nido degli anni precedenti.
Da oltre 2000 anni le rondini sono nei cieli e nel cuore degli uomini che portano un particolare rispetto a questi volatili, considerati uccelli della protezione e della speranza. Nell'Islam la rondine è il simbolo della buona compagnia e viene denominata «uccello della speranza», i greci la vedevano così bella e leggera che la consideravano un dono di Afrodite. Per i romani le rondini erano una manifestazioni dei Lari, le divinità protettrici delle case degli uomini: infatti costruiscono il nido proprio sotto i nostri tetti e vivono molto spesso vicino a noi. Anche nella tradizione cristiana la rondine rappresenta la resurrezione e la passione di Cristo, per questo il suo elegante profilo compare in molte rappresentazioni sacre. I contadini consideravano intoccabili i loro nidi, costruiti sotto i porticati, nelle stalle e nei fienili. Insomma, ci sono realmente pochi animali benvoluti in tutto il mondo come le rondini.
Anche gli inglesi, tradizionalmente attenti come pochi al benessere degli animali, adorano le rondini. Se ne sono accorti gli amministratori del Distretto di Norfolk che, quest'anno, hanno deciso di imbrigliare, con una rete, alcuni chilometri di scogliere sabbiose dove nidificano i topini, che sono una specie più piccola ma molto simile alla rondine. Una donna ha pubblicato un video dove si vedono le piccole rondini cercare disperatamente di forzare le maglie della rete per poter deporre le uova, per poi lasciarsi cadere in mare esauste, ormai prive di energia. «Hanno volato per migliaia di chilometri dall'Africa» ha scritto la donna «e stavano solo cercando di tornare alle loro case. E questa è la nostra accoglienza?».
Non ci voleva altro: migliaia di persone furiose hanno scritto agli amministratori di Norfolk, intimandogli di togliere la rete della vergogna e incitando i cittadini a cavarne ognuno un pezzo, in segno di disobbedienza civile.
L'imbragamento della scogliera, hanno replicato i consiglieri, si è reso necessario per proteggere i villaggi costieri di Bacton e Walcott dalla sabbia che cade ormai da 20 anni. In realtà, la protezione, secondo i cittadini, riguarda l'enorme complesso del terminale di gas di Bacton e non li ha convinti, come hanno replicato gli amministratori, che la rete sia stata tirata per la minima lunghezza possibile e sia temporanea.
Il video e le parole della donna inglese hanno raggiunto le coste irlandesi dove sono partiti centinaia di tweet a sostegno della disobbedienza civile. Ha scritto Kevin O'Conner: «D'accordo. Sono irlandese, ma non esito a incoraggiare i miei vicini inglesi a dedicarsi alla disobbedienza civile tagliando queste reti ovunque appaiano. Avverto gli amministratori irlandesi che siamo pronti con le tenaglie. Noi abbiamo bisogno di uccelli e non di reti che gli impediscano di nidificare».
A questo punto non poteva tacere la potente Rspn (la Lipu reale per intenderci) che ha emesso un comunicato in cui si afferma che già due volte, negli ultimi 50 anni, la popolazione delle rondini ha subito gravi perdite e che la messa in sicurezza delle scogliere era già stata sconsigliata proprio in vista della nidificazione di
varie specie di rondini. «Ora si chiude la comunicazione» chiediamo al consiglio di rimuovere le reti in modo che i sand martin (i topini) possano tornare ai loro siti di nidificazione dopo il loro lungo volo dall'Africa».
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