Salvare i risparmi e stop al reddito 5s. Alla Camera si riunisce il centrodestra

Emendamenti comuni al Def e tavoli programmati per il futuro. Obiettivo coordinare i deputati di Lega, Fi, Fdi. Gelmini pontiere

Salvare i risparmi e stop al reddito 5s. Alla Camera si riunisce il centrodestra

La strada dell'opposizione sembra ancora lunga. E sono prima di tutto i temi economici a rimettere insieme alla Camera i pezzi dell'alleanza di centrodestra che sembrava essere tramontata. «Forti critiche» alla Nadef, la nota di aggiornamento al Def, il documento di economia e finanza, per difendere «il risparmio degli italiani» e «verificare il reddito di cittadinanza», è la prima sintesi del vertice dei capigruppo di Lega, Riccardo Molinari, Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida, e Forza Italia, Mariastella Gelmini, che ha fatto da pontiere.

È stato stabilito un metodo di lavoro che prevede riunioni congiunte prima delle principali conferenze dei capigruppo. Nell'appuntamento di ieri, il primo, anche la Lega ha messo sotto attacco il reddito di cittadinanza che aveva votato durante il governo giallovederde. «Abbiamo fatto una richiesta unitaria di sospensione del reddito di cittadinanza finché non saranno chiariti due questioni: la verifica che chi riceve il reddito di cittadinanza abbia il diritto di averlo, e che i Comuni siano messi in condizione di utilizzare i lavori di pubblica utilità» spiega Lollobrigida di Fdi. E il leghista Riccardo Molinari conferma: «Ho fatto la proposta di bloccare il reddito dopo che il ministro dell'Economia ha fatto l'uscita sul Papeete da pagare. Finché il reddito non sarà applicato come prevede la legge, è necessario sospenderlo per poi riprendere a erogarlo, altrimenti stiamo usando i soldi per non far fare nulla alla gente».

La Gelmini, che ha avuto l'iniziativa di tornare a far riunire i capigruppo «in piena condivisione con Lega e Fdi», insiste sulla difesa del risparmio degli italiani: «Nella nostra nota congiunta sul Def riscontriamo che il governo mette nuove tasse. Ma i conti non si risanano con la lotta al contante e all'evasione. Senza una seria spending review che elimini le spese superflue l'aumento dell'Iva non è scongiurato».

Quanto al ritorno dell'unità perduta, Lollobrigida spiega: «Per me è la cosa più normale del mondo. Era un po' difficile fare il tavolo dell'opposizione con la Lega in maggioranza, ben volentieri ho ricominciato a vedere coloro che condividono le nostre posizioni e ambiscono a essere opposizione costruttiva del governo Conte». E insiste proprio sul «rafforzare proposte che avevano visto votare in dissonanza, come sul reddito di cittadinanza».

L'accordo, aggiunge Molinari, riguarda i principali emendamenti al Def: la rimodulazione dell'Iva, i disincentivi sul contante, i 7 miliardi stimati dalla lotta evasione 7 miliardi che il capogruppo della Lega definisce «una bufala», l'allarme su regime dei minimi e Flat tax della quale vogliono bloccare la partenza. «L'idea è vedersi regolarmente per fare opposizione insieme sui temi che ci uniscono, a partire da quelli economici» dice Molinari.

Non si tratta di un'intesa estemporanea.

Come si legge nella nota congiunta, «l'obiettivo del tavolo è coordinare l'attività di opposizione dei deputati del centro-destra sui temi più rilevanti previsti in calendario». Insomma, si parte dal Def, con l'intenzione di andare più lontano.

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