Il comizio di Matteo Salvini dal balcone del Comune di Forlì ha già scatenato le polemiche della sinistra, che si sono indignate per quel discorso dal luogo da cui anche Benito Mussolini era solito parlare. Il ministro dell'Interno si è affacciato per un breve discorso ai suoi elettori, ma alcuni contestatori gli hanno rivolto contro cori, insulti e fischi.
"Scemo, scemo", hanno gridato dalla piazza. E ancora: "Siamo tutti antifascisti". Nello stesso momento i sostenitori del ministro cantavano invece "chi non salta comunista è", spingendo il leghista a saltellare. "Prima vengono gli italiani, poi il resto del mondo", ha detto Salvini al microfono. "Prima vengono i romagnoli, poi viene il resto del mondo". Il titolare del Viminale si è poi rivolto ai "50 sfigati" che lo criticavano dalla piazza: "Se volete dei clandestini a casa vostra, manteneteli voi. Pagate voi".
Non è stato un tour facile, quello in Emilia Romagna. Sia a Ferrara che a Modena, Reggio Emilia e Faenza ad accoglierlo, oltre i sostenitori, si sono sempre presentati anche centri sociali e contestatori.
In alcuni casi ci sono stati anche momenti di tensione, con lancio di sassi contro gli agenti schierati in difesa del diritto del ministro a tenere i suoi comizi. "Perché bisogna urlare quando ci sono migliaia di persone perbene e cinquanta rompicoglioni", ha attaccato Salvini da Forlì. Alle sue parole è esploso un boato (guarda qui il video).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.