«È un momento storico vedere riuniti insieme i leader dei Patrioti». È visibilmente soddisfatto Matteo Salvini, intervenendo a Bruxelles alla riunione della famiglia europea dei Patrioti per l'Europa - terzo gruppo per numero di aderenti dell'emiciclo di Strasburgo - che si ritrova per confrontarsi in vista del Consiglio Europeo. Un appuntamento in cui il tema dell'immigrazione diventa centrale anche alla luce dell'udienza di oggi a Palermo del processo Open Arms che si annuncia cruciale. Salvini ribadisce che «la soluzione per l'immigrazione irregolare rimane sempre quella di fermare le partenze». Poi, dopo un incontro bilaterale, ringrazia i leader dei Patrioti francesi attraverso una foto e un post sui social.
«Con gli amici e alleati Marine Le Pen e Jordan Bardella, che ringrazio per la solidarietà espressa in vista del mio processo a Palermo. Senza paura, a testa alta, a difesa dei popoli europei e dei loro confini». E se Geert Wilders dichiara che il vicepremier italiano «merita una medaglia per quello che ha fatto», è il gruppo nella sua interezza a schierarsi ancora una volta con il segretario della Lega. La nota dei Patrioti prima condanna «i commenti fatti da Ursula von der Leyen nei confronti di Viktor Orban. La presidente della Commissione europea ha chiaramente violato il suo obbligo di cooperare lealmente con il Consiglio». Definisce storica la riunione. Poi detta parole chiare sull'immigrazione. «Contrariamente alla politica della Commissione di promuovere l'immigrazione incontrollata, i Patrioti ricordano che proteggere le frontiere esterne è un dovere, non un crimine». A questo proposito, «riaffermiamo il pieno sostegno a Matteo Salvini, condannato per aver difeso i confini dell'Italia, e quindi dell'Europa e concordiamo sulla necessità di consentire agli Stati membri di rinunciare o sospendere l'applicazione delle politiche migratorie dell'Ue che violano la loro sicurezza nazionale o sovranità».
La Lega, intanto, si prepara a manifestare in piazza Politeama a Palermo per sostenere Salvini che oggi sarà nell'aula bunker del Pagliarelli. Nel giorno dell'arringa di Giulia Bongiorno, - fa sapere una nota - «i parlamentari della Lega insieme a tanti cittadini, saranno in piazza per ribadire che difendere i confini non è reato. La mobilitazione di Palermo ha l'obiettivo di difendere le ragioni di Salvini, non ci saranno isterie collettive come quelle viste a Riace per la condanna di Mimmo Lucano.
L'udienza sarà l'occasione per svelare la vera condotta di ong straniere come Open Arms, che oggi ha partecipato a un evento nella sede del Pd a Roma: il feeling tra il centrosinistra e le ong non è una novità ma resta sempre sconcertante e preoccupante».
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