Salvini: "Nuovi accordi per i rimpatri". I tecnici del Viminale frenano

Salvini ha le idee chiare su come affrontare l'emergenza immigrazione. Il ministro degli Interni nel suo programma vuole siglare nuovi accordi per i rimpatri

Salvini: "Nuovi accordi per i rimpatri". I tecnici del Viminale frenano

Matteo Salvini ha le idee chiare su come affrontare l'emergenza immigrazione. Il ministro degli Interni nel suo programma vuole siglare nuovi accordi per i rimpatri: "Domani vado in Sicilia, è la nostra frontiera. Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro", ha affermato arrivando alla parata del 2 giugno. "Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro!", ha aggiunto il nuovo titolare del Viminale.

Che poi in serata ha rincarato la dose: "Bisogna ridurre i tempi perché purtroppo per arrivare alla fine di una domanda di asilo politico ci mettono due anni e mezzo durante i quali queste perone mangiano e bevono a spese degli italiani. Abbiamo già alcune idee concrete che nei prossimi giorni spero diventeranno realtà. Gli Stati devono tornare a essere Stati e i vice scafisti non devono porter attraccare nei porti italiani". E ancora: "Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare".

Un piano chiaro quello del leader del Carroccio che prevede dunque un incremento dei rimpatri dei migranti presenti nel nostro Paese. Ma in questo quadro va anche sottolineato un retroscena del Corriere della Sera che parla di alcuni paletti messi da parte dei tecnici del Ministero alle prime misure volute da Salvini che di fatto vanno in due direzioni: priorità ai rimpatri e alla legittima difesa. Due interventi che sarebbero stati "stemperati dai capi dipartimento". Sul fronte rimpatri le resistenze dei Paesi di origine potrebbero pesare nel piano del Viminale.

Sul fronte della sicurezza invece l'annuncio di un depotenziamento dei prefetti in favore dei sindaci potrebbe creare contrasti procedurali tra chi governa le città e chi invece ha il compito di gestire le emergenze che si possono presentare. Insomma a quanto pare dal Viminale ci sarebbero perplessità sulla fattibilità delle promesse annunciate dal leader della Lega in campagna elettorale.

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