Salvini: "Pronto a sfidare Renzi. Da domenica saremo la prima alternativa al Pd"

Ma il leader della Lega Nord apre: "Pronti a votare col centrosinistra l'affondamento dei barconi e il progetto di legge che vuole riportare a 62 anni l'età pensionabile"

Salvini: "Pronto a sfidare Renzi. Da domenica saremo la prima alternativa al Pd"

Domenica prossima saremo il primo movimento politico alternativo alla sinistra e a Renzi. Ne è convinto Matteo Salvini a una settimana dalle elezioni Regionali: "Saremo quindi assolutamente interlocutori del governo", dice a In Mezz'ora

Il leader della Lega Nord è però pronto ad affrontare Matteo Renzi, al quale lancia il guanto di sfida: "Il mio obiettivo però è prendere un voto in più di Renzi e andare al governo", dice, "Se gli elettori andassero a votare e noi fossimo i secondi dopo Renzi, io ci sono, non mi tiro indietro". Poi la stoccata: "La popolarità di Renzi? Basta guardare alle figuracce, dalla scuola all’Iva alle pensioni. Le promesse alla lunga se non le mantieni ti mettono in difficoltà. Infatti Renzi in Veneto non è andato nelle nelle piazze. Renzi è furbo, intelligente, ma penso che economicamente sia molto mal consigliato. Non ne azzecca una. In Toscana ho incontrato persone che votavano Berlinguer e ora dicono che questa non è la loro sinistra".

Su una cosa però il Carroccio è pronto a confrontarsi: "Se ci sono battaglie giuste io le faccio, solidarizzerò. Se Renzi porta avanti una battaglia giusta dicendo affondiamo i barconi, ha i voti della Lega e il sostegno della Lega. Ma il problema è che non ha il sostegno dell’Europa". E sulle pensioni: "È un anno che aspetto di parlare di pensioni. C’è progetto di legge di un esponente del Pd, Cesare Damiano, in Parlamento che ha l’obiettivo di riportare a 62 anni l’età pensionabile e che noi siamo pronti a sostenere. Se lo porta in Aula la Lega lo vota".

Altra storia quella dell'accoglienza degli immigrati: "Della Grande Guerra rivendico il sacrificio contro lo straniero. Oggi lo straniero lo andiamo a prendere a casa e lo portiamo in alberghi a quattro stelle. Oggi quei morti della Grande Guerra inorridirebbero".

In vista delle Regionali, però, Salvini ammette di aver sbagliato qualcosa: "Per il coro da stadio chiedo scusa. Andrò a Napoli e tornerò a Napoli. È una città stupenda e amministrata malissimo e con sindaci che sono stati una calamità naturale. Io sono un ultrà, seguo il Milan da quando ho cinque anni. Tutto il resto lo sottoscriverei dalla castrazione chimica alla Boldrini".

Dopo il voto potrebbe poi ripartire un dialogo con Silvio Berlusconi: "Mi siederò a un tavolo e ragionare punto per punto su ciò che condividiamo e non condividiamo. Sull’Europa la vediamo in maniera diversa, in Europa Berlusconi è alleato di Renzi. Vorrei capire se la nostra battaglia vuole essere comune". E sul futuro del centrodestra: "Non penso ai partiti unici. Mi piacerebbe essere nelle mille piazze italiana chiedere agli elettori i primi 5 punti del programma e poi pensare eventuali nomi.

Le primarie mi fanno venire in mente quelle della sinistra, quelle in cui fanno votare i rom. Parliamo di consultazioni apertissime, che siano le piazze a decidere le battaglie del centrodestra e penso che prenderebbero le nostre di battaglie".

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