E mentre la procura di Palermo ha trasmesso le carte dell'inchiesta al Tribunale dei Ministri, Matteo Salvini non si ferma e guarda avanti.
In particolare, la sua attenzione finisce sull'Unione Europea. Il ministro del'Interno non ha ma mai nascosto i suoi dubbi su Bruxelles, sulla gestione degli sbarchi e sugli accordi da rivedere. Così davanti alla platea del Forum Ambrosetti di Cernobbio, Salvini ha commentato: "Spero che l'Europa cambi perché ci tengo all'Europa, lo spirito di oggi non è quello dell'Europa delle origini, con tutto il rispetto per i governanti. In Europa bisogna cambiare le regole, non sovvertirle. L'Europa sarà piccola e schiacciata da due colossi". Ma non solo: "Sarei a favore di un piano di finanziamento serio e concreto dell'Unione europea in termini di sviluppo. Dico serio e concreto perché ho fatto l'europarlamentare per diversi anni e i piani di investimento erano solo sulla carta e non reali. Io vorrei che l'Europa fosse seria per i soldi che ci mette lei, se poi ci saranno moltiplicatori per l'investimento dei privati tanto meglio, però il gioco delle tre carte non mi piace".
Il vice premier leghista, quindi, conferma l'importanza dell'Unione Europea e del suo ruolo a livello internazionale, ma rimane convinto che qualcosa debba cambiare, se a Livello dell'Ue "i soldi non li spendi i problemi non li risolvi". E dal palco di Cernobbio anche Sergio Mattarella ha voluto ribadire l'importanza dell'Unione Europea e ha invitato tutti i governi degli Stati membri a "contribuire con atteggiamenti e proposte costruttive a garantire il miglior funzionamento dell'Unione".
Insomma, l'Ue c'è nonostante alcuni limiti e ostacoli che spesso rallentano le prese di posizione. Nessuno la vuole distruggere a differenza di quanto detto qualche giorno fa dal Commissario europeo responsabile del Bilancio, Guenther Oettinger, rivolgendosi al gioverno giallo verde. Ma tutta quella grande macchina va migliorata. E anche in fretta.
Salvini, poi, parla anche delle prossime elezioni europee e dell'adesione della Lega al movimento di Steve Bannon. Proprio questa adesione in vista delle elezioni europee del prossimo anno rappresentano - secondo il titolare del Viminale - "l'ultima occasione per salvare l'Europa". L'Europa - ha detto - la stanno affossando i suoi paladini a parole. Lo spirito europeo di comunità e comunanza europea lo vogliamo salvare noi. Stiamo lavorando per essere il primo gruppo del Parlamento europeo e dimenticare la triste parabola socialista, che ha portato disoccupazione e insicurezza".
E in questo clima di proposte, Matteo Salvini sa di avere dalla sua parte gran parte dell'elettorato. Gli ultimi sondaggi pubblicati dal Corriere della Sera, infatti, dimostrano chiaramente che la Lega ottiene il 33,5% delle preferenze contro il 30% dell'alleato di governo pentastellato. La lega, insomma, ha rgistrato una crescita di 2,5 punti rispetto a luglio. L'inchiesta della nave Diciotti, quindi, non ha fatto perdere nulla al ministro dell'Interno. Anzi: per lui è stato come un boomerang.
Ma "nonostante i sondaggi" Salvini rimane coi piedi per terra perché "non sono abituato a ragionare one shot.
I sondaggi li guarderò fra cinque anni. Farò tutto quanto umanamente possibile perché questo governo esaurisca il contratto firmato con gli italiani e non mi interessa andare all'incasso adesso e lasciare il Paese nell'instabilità".
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