"Mi sono alzato assolutamente soddisfatto, non solo perché abbiamo fatto tutto ciò che è umanamente possibile e anche di più". Lo ha dichiarato Matteo Salvini in conferenza stampa il giorno dopo le elezioni in Emilia Romagna. Un risultato importante per il centrodestra che è riuscito a intaccare la Regione rossa nonostante la vittoria del dem Stefano Bonaccini. "Avere la Lega nel fortino del Pd è una soddisfazione enorme. Si inzia a lavorare già da domani per dare risposte concrete. Abbiamo dato il massimo e abbiamo dato voce a chi aveva voce. Quello che facciamo lo riteniamo giusto. Rifarei tutto anche il citofono", ha continuato Salvini.
Il leader della Lega intende continuare su questa strada. "Adesso rientriamo con 13 o 14 consiglieri. È un passaggio. Vuol dire che abbiamo fatto tanto, dobbiamo fare di più. Abbiamo raddoppiato i voti e gli eletti, questo ci dà una grande responsabilità. Per quel che mi riguarda il cambio in Emilia Romagna è solo rimandato. Ci prepariamo a cinque anni di appassionata opposizione", ha dichiarato Salvini ricordando anche la schiacciante vittoria in Calabria dove il centrodestra ha trionfato con l'azzurra Jole Santelli. "Siamo andati a letto ieri con 9 consiglieri in Calabria e Emilia Romagna, ci svegliamo con quasi il doppio. In Calabria siamo testa a testa per essere il primo partito del centrodestra, continuiamo a crescere". Una coalizione unita che si dimostra la prima forza del Paese: "Sullo scenario nazionale la coalizione di centrodestra ha dato prova di compattezza. Se ieri si fosse votato a livello nazionale il centrodestra avrebbe stravinto, è evidente. Quando si voterà lo sa il buon Dio".
Il risultato di questa tornata elettorale ha riportato al bipolarismo tra centrodestra e centrosinistra. Grande sconfitto il Movimento 5 Stelle. "Non auguro mai sfortune agli altri - ha commentato Salvini -. È chiaro che se nell'arco di qualche mese il primo partito non entra nemmeno in Consiglio regionale in Calabria e in Emilia-Romagna lo fa con una persona, c'è uno spostamento a sinistra. Ora decideranno in Consiglio dei ministri. Non la vedo facile ne per il PD ne per i 5S. Al governo c'è una forza in enorme difficoltà".
Infine, il leader del Carroccio ha fatto un bilancio degli ultimi appuntamenti elettorali. "Fin qui ci sono state 9 elezioni regionali, ne abbiamo vinte 8 su 9, poteva andare peggio - ha dichiarato -. Io sono un perfezionista e avrei preferito fare 9 su 9, ma ce ne sono sei in primavera e siamo già al lavoro per le squadre". Intanto la cartina dell'Italia cambia colore: 13 regioni al centrodestra, 6 al centrosinistra.
Nel 2014 ben 16 Regioni italiane erano amministrate dal centrosinistra e 3 dal centrodestra. Gli equilibri sono quindi cambiati e ora non resta che aspettare le prossime elezioni di Primavera quando al voto andranno Veneto, Toscana, Campania, Puglia, Marche e Liguria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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