Saman, il fratello parla davanti alla madre. "Lo zio e i cugini hanno scavato la buca"

Nazia Shaheen, estradata dal Pakistan ad agosto dopo un periodo di latitanza, si asciugava le lacrime con un fazzoletto mentre Ali Heider spiegava ai giudici di aver visto lo zio Danish afferrare Saman da dietro con il braccio

Saman, il fratello parla davanti alla madre. "Lo zio e i cugini hanno scavato la buca"
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Fanno commuovere la madre le parole del fratello di Saman Abbas, che ieri nell'aula del processo d'appello per la morte della sorella, ha ricostruito la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio del 2021, quando la diciottenne di origini pakistane è stata uccisa dai familiari a Novellara (Reggio Emilia).

Nazia Shaheen, estradata dal Pakistan ad agosto dopo un periodo di latitanza, si asciugava le lacrime con un fazzoletto mentre Ali Heider, all'epoca dei fatti 16enne, spiegava ai giudici di aver visto lo zio Danish afferrare Saman da dietro con il braccio: «Mia sorella era sullo stradello che portava alle serre e lo zio Danish l'ha presa alle spalle mentre si stava allontanando da casa nostra. Non ricordo se mia madre poteva vedere la scena». Al primo processo Ali è stato il testimone chiave, che ha portato alla condanna all'ergastolo del padre e della madre della ragazza e a 14 anni dello zio Danish Hasnain. Il giovane dice di aver deciso di parlare «per la giustizia». Prima non lo aveva fatto perché traumatizzato e perché tutti gli dicevano di tacere. «Dopo la scomparsa di Saman ho chiesto diverse volte ai cugini e allo zio dov'era mia sorella, ma ogni volta che iniziavo a piangere mi dicevano di stare zitto, finché una volta mi hanno risposto che non me lo potevano dire ma che non mi dovevo preoccupare perché là dov'era stava bene, che era in paradiso», ha detto il fratello di Saman.

Nella sue dichiarazioni spontanee lo zio ha cercato di allontanare da sé la responsabilità di essere stato l'esecutore materiale del delitto. Quella notte i cugini di Saman lo avrebbero svegliato dicendogli che «c'era stato un casino». A quel punto sarebbe andato con loro verso la casa degli Abbas e, arrivati tra la sesta e la settima serra, avrebbe visto il corpo di Saman. «Iniziai a piangere e dissi: cosa ha combinato mio fratello».

Quindi avrebbe preso il corpo della ragazza tra le mie mani e si sarebbe incamminato verso casa Abbas, ma sarebbe stato fermato dai cugini, prima di svenire. A suo dire sarebbero stati i due, poi assolti, a scavare la fossa dove venne sepolta Saman.

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