"Saranno elezioni rischiose, Forza Italia cruciale"

L'esperto: "Il centrosinistra parte in vantaggio per via dei ballottaggi. Schlein meglio di Conte"

"Saranno elezioni rischiose, Forza Italia cruciale"
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Il professor Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend, autore de «Il paese che siamo», a tutto campo sulle imminenti elezioni amministrative.

Che tipo di elezioni saranno?

«Saranno elezioni sottotono, con poca nazionalizzazione e poche città importanti al voto. Ma saranno anche rischiose per il centrodestra. E questo perché quella coalizione parte da un vantaggio: il risultato strabordante del 2018. Non sarà facile riconfermarsi per il centrodestra, specie ai ballottaggi».

Che tipo di elettorato si recherà alle urne? L'attenzione mediatica è quella che è.

«Indubbiamente l'attenzione nazionale è bassa. E da questo potremmo prevedere una conseguente partecipazione bassa alle urne. Il tutto considerando pure che abbiamo avuto già segnali alle scorse regionali in Friuli Venezia Giulia, ma pure nelle elezioni comunali. Ci stiamo abituando al 50% dell'elettorato. L'attenzione locale però può essere alta. Quindi in alcuni comuni l'appuntamento può essere più sentito che altrove, soprattutto al Sud. In ogni caso, non mi aspetto una superaffluenza».

Può essere un passaggio rilevante del derby Schlein-Conte per la leadership del centrosinistra?

«Conte ha un problema: in queste elezioni si va sul locale. E più si va sul locale, più lui fa fatica. Non a caso la figura migliore l'ha fatta alle politiche, che è un'elezione connotata dal voto di opinione. Il Pd, invece, sul locale ha suo radicamento e una sua credibilità. Quelli che i 5s non hanno. Per cui la Schlein cercherà di presentare questo voto amministrativo come una parziale rivincita, pure nei confronti del M5S. Ma Conte cercherà di far passare l'appuntamento come elezioni locali».

Nel 2018, il centrodestra aveva sfondato nella rossa Toscana, specie grazie alla Lega.

«In quella Regione c'è un paradosso. Alle regionali e alle politiche, i toscani hanno votato in maggioranza centrosinistra, mentre tutti i capoluoghi tranne Firenze sono amministrati dal centrodestra. Mi aspetto un rimbalzo, un reflusso insomma. La Lega in verità, con le regionali degli ultimi mesi, ha messo a segno delle situazioni non così negative. In qualche caso, pure in Friuli Venezia Giulia, la Lega è andata meglio del previsto. Fdi, forse, è andata peggio di come i dirigenti si aspettavano».

Forza Italia conserva un ruolo cruciale.

«Nelle amministrative degli ultimi mesi, Forza Italia non ha avuto risultati negativi. Il centrodestra tiene. Come detto, solo Fdi forse prende meno di quello che sperava. Poi alle comunali ci sono le civiche. Fi, in un sistema in cui devi avere il 50% più uno per vincere, ha un ruolo fondamentale nel centrodestra, soprattutto per via dell'elettorato moderato».

Il Terzo polo si presenta unito in alcune circostanze e disunito in altre.

«Sì, l'unità dei gruppi parlamentari non la ritrovi sul territorio. Il Tp è un'area che ha più potenziale in un voto nazionale che in un voto locale. Anche questa confusione che c'è sulle città conferma che questa non è l'elezione più facile per loro».

In conclusione, chi è favorito?

«Per il tipo di elezioni, e tengo soprattutto a specificare l'eventualità dei ballottaggi, il centrosinistra parte leggermente favorito».

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