Sasso sul Tir: salvo per miracolo In Sicilia arrestati due ragazzini

Torino, una pietra di due chili sfonda un parabrezza E a Milazzo la polizia blocca i minorenni su un ponte

Andrea Acquarone

È virale, quando si comincia a parlarne ecco che gli imbecilli si contagiano. Moltiplicandosi. In questi giorni a far «tendenza» sono tornati i frombolieri delle strade, ovvero i lanciatori di sassi, criminali per «gioco», «noia» puro piacere di far del male. Non è mai chiaro il perché, forse bisognerebbe semplicemente prendere atto che la violenza umana combinata con la stupidità ferina sia un fatto fisiologico.

Dopo la donna morta di crepacuore nel milanese- causa un masso di calcestruzzo che aveva sfondato il vetro dell'auto su cui viaggiava- eccoci a raccontare due nuovi tentati omicidi. Perché di questo reato trattasi.

Uno sulla tangenziale di Torino, l'altro nel profondo Sud del nostro Belpaese dove in galera ormai sembrano finirci solo il ladri di polli. Si continua a parlare di «bravate», quasi a voler derubricare la gravità dei fatti. Proprio la stessa sera in cui Nilde Caldarini, moriva a Cernusco sul Naviglio per quella sassata lanciata dalla «collina dei ragazzi», ecco le parole scioccanti di un camionista centrato da un'altra pietra lungo la tangenziale di Torino. «Avevo pezzi di vetro fino nelle scarpe, ma almeno sono vivo», ha rivelato al quotidiano La Stampa. Un sasso di oltre due chili aveva appena sfondato il parabrezzza del suo bisonte. «Sono vivo per miracolo», aggiunge l'uomo, Arcangelo Antonacci, 48 anni. Il fato ha voluto che la pietra sia stata deviata dalla tenda parasole dell'abitacolo, e lo abbia solo sfiorato finendo sulla destra del sedile.

Il camionista ha raccontato alla polizia stradale di essere stato colpito poco prima dell'ingresso dell'Interporto Sito ed è sicuro di avere visto i presunti lanciatori sul ponte del Drosso. «Erano tre-quattro ragazzi in bici», ha specificato alla polizia stradale. Quasi ridicola l'ipotesi di reato per il quale la Procura ha aperto un fascicolo: lancio di oggetti pericolosi e danneggiamento. Qualora venissero presi i responsabili se la potrebbero cavare con una «sgridata».

Decisamente più congrua l'accusa- che si spera il gip confermi- con cui la Polstrada di Barcellona Pozzo di Gotto, ha arrestato a Milazzo (messina) due ragazzotti beccati a gettare lastre di cemento da un cavalcavia sulla A20 Palermo-Messina: devono rispondere di tentato omicidio.

Si tratta di due minorenni, forse gli stessi che già da qualche settimana si divertivano a seminare il panico in zona.

L'altra notte, o meglio alle 3.30 del mattino sono stati bloccati. Cosa ci facessero in giro a quell'ora bisognerebbe chiederlo ai genitori. Che invece sembrano già puntare alla difesa dei propri pupi.

«Sono sorpresi e vogliono capire con attenzione cosa e perché è successo» mette le mani avanti Giovanni Pino, legale di uno dei due delinquenti in erba: «Non è chiarissimo se ci sia stata flagranza - ha continuato - o se li abbiano soltanto rintracciati sul cavalcavia». Il dubbio è apparecchiato.

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