L'irritazione del Colle sembra essere evidente. Sergio Mattarella non è un presidente invasivo, ma quando il premier Renzi esagera si fa sentire. Ieri mattina i due si sono incontrati per parlare delle nomine ai vertici delle Forze Armate. Il governo ha già scelto i nomi e sperava di poter chiudere già ieri per l'ufficializzazione del nuovo comandante della Guardia di Finanza. E c'è un motivo se Renzi ha fretta: nel pacchetto della nuova nomina è compresa anche la creazione del dipartimento di cyber sicurezza che sarà affidato a Marco Carrai, grande amico e mentore del Premier.
Ebbene, al Capo dello Stato - secondo quanto scrive in un retroscena il Corriere della Sera - questa fretta non è piaciuta, anche perché Palazzo Chigi non avrebbe interpellato a sufficienza la massima carica dello Stato.
Intato è stato dato il via libera alla nomina di Enzo Vecciarelli come Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e a Antonio Ricciardi a viceomandante dei Carabinieri. Niente da fare per il momento per Giorgio Toschi ai vertici della Guardia di Finanza.
Nei prossimi mesi saranno numerosi gli avvicendamenti che dovranno avvenire, dalla Polizia all'Agenzia per la sicurezza interna alla Marina Militare. Al solito Renzi vorrebbe accelerare, ma Mattarella chiede di seguire le scadenze previste dalla legge.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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