Di tutta la polemica sul viaggio di Matteo Renzi nel Regno del Bahrein dove il leader di Italia Viva ha assistito al GP di Formula 1, incontrando il principe ereditario Salman bin Hamad Al Khalifa, la domanda che tutti si fanno è una: ma cosa sta combinando Renzi con gli arabi? Prima l'intervista al principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, presunto mandante del brutale assassinio del giornalista Jamal Kashoggi, ma che lui ritiene «un amico», poi il viaggio a Dubai di venti giorni fa, e adesso questa improvvisa passione per le corse nel Golfo Persico.
Enrico Letta mantiene il suo proverbiale aplomb con chi sette anni fa gli fece le scarpe a tradimento: «Siamo in Quaresima e ho fatto un fioretto di non farmi trascinare in polemiche». Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi, invece no: «Renzi si è vaccinato contro il Covid considerato che le rigorose regole fissate dagli organizzatori del GP? E se sì, si è vaccinato in Italia o nei Paesi arabi?». L'ufficio stampa di Iv risponde stizzito: «I Verdi si occupino dei temi della transizione ecologica e non vivano nell'ossessione di ciò che fa Renzi». Da Italia viva giurano che Renzi «ha rispettato tutte le norme e martedì sarà in aula a fare il suo lavoro» e «i viaggi di Renzi riguardano Renzi e non costano un centesimo al contribuente». Chissà allora chi glielo paga lo stipendio da senatore.
Il direttore de L'Espresso Marco Damilano è diretto: «Gli spettatori al Gp potevano entrare solo se guariti dal Covid almeno da due settimane o vaccinati con doppia dose. Mi chiedo a quale categoria appartenga Renzi». L'addetto stampa Alessio De Giorgi fa gli straordinari: «Gli invitati degli organizzatori dovevano presentare semplicemente il tampone negativo. Il tampone al senatore Renzi è stato fatto in Bahrein ed era negativo».
Mentre sul fatto di essere oggi in aula, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri nutre forti dubbi: «Mi pare un po' presto. Abbiamo regole precise, con un decreto che regola il ritorno dall'estero che verrà applicato anche a Renzi, con tamponi ed intervalli di tempo».
Ad attaccare il senatore di Scandicci, ovviamente, diversi grillini. L'ex viceministro Stefano Buffagni: «Vi sembra normale che con milioni di italiani che stanno facendo enormi sacrifici, questo signore vada in giro per il mondo?». La senatrice Paola Taverna: «Gli italiani sono bloccati dalle inevitabili restrizioni mentre un senatore della Repubblica, pagato dai contribuenti, va a vedere i Gran Premi. Allucinante questa mancanza di rispetto».
Renzi replica sulla sua solita e-news: «I miei viaggi sono legittimi, i miei numerosi incarichi internazionali sono tutti rispettosi delle regole del nostro Paese.
Sui giornali troverete paginate sui miei viaggi all'estero ma neanche un trafiletto sull'incredibile risultato del Family Act. Si preferisce parlare di altro, chissà perché». Forse perché fino a che Renzi è un personaggio pubblico ci sarà sempre il diritto di chiedergli conto dei suoi comportamenti.
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