Non c'è solo la sinistra - più o meno radicale - a contestare Matteo Salvini e l'incontro con i sovranisti in piazza Duomo a Milano. Ora Luigi Di Maio trova un altro appiglio per fomentare lo scontro con l'alleato di governo.
"Quando si parla di ultradestra a livello Europeo, bisogna essere giustamente preoccupati per una deriva ideologica di cui non sentivamo proprio la mancanza in Italia", dice il vicepremier grillino a Milano per un convengno di Confagricoltura, "Queste ultradestre europee sono quelle che hanno chiesto all'Italia l'austerity, obbligando l'Italia a diventare il campo profughi. Quindi è una questione molto pratica quella delle ultradestre, non vogliono bene all'Italia e se è così non ne abbiamo bisogno".
Poi però prova a spegnere gli animi chiedendo "una pace politica": "Non è possibile continuare così. Non voglio rispondere a provocazioni da qui al 26 maggio", sottolinea, "Questo continuo battibecco sta diventando stucchevole. Io non credo che la prospettiva sia difficile, il nostro obiettivo è governare altri quattro anni, nessun ministro è stato fermo sugli obiettivi che aveva, anche in queste settimane abbiamo avviato nuovi progetti".
Per quanto riguarda la questione migranti su cui si è consumato ieri l'ultimo scontro all'interno della maggioranza, Di Maio assicura: "Abbiamo fiducia nel presidente del Consiglio. La linea sull'immigrazione è giusta.
Quello che dobbiamo ottenere nei prossimi mesi è il sistema di rimpatri, dobbiamo fare molto di più. Io non faccio il ministro dell'Interno ma voglio mettercela tutta perché siamo una squadra e lavoriamo tutti insieme. Speriamo di sottoscrivere accordi che servono per I rimpatri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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