Se il Viminale bacchetta il Nord per gli immigrati

Scintille con i governatori di Lombardia, Veneto e Piemonte: "Restii all'accoglienza"

Se il Viminale bacchetta il Nord per gli immigrati

Ci mancava il capo del Dipartimento dell'immigrazione del Viminale, il dottor Mario Morcone. Nei giorni in cui scopriamo di avere meno soldi per noi e molti più immigrati senza lavoro sul groppone, se ne esce bacchettando i governatori di Lombardia, Veneto e Piemonte, restii ad accogliere più migranti di quelli che già hanno. Una battuta infelice assai. «Certe Regioni continuano a resistere e a tirare calci», sostiene. In fondo - dice lui - si tratta di spendere pochi spiccioli a testa. Il dottor Morcone, che cita nel corso di un'audizione in commissione Senato «gli impegni presi in materia di accoglienza dei migranti», ricorda che «nessuno può sottrarsi per motivi di consenso elettorale». E, dopo aver dettato la linea, elenca una lista di regioni virtuose nell'accogliere il migrante, tra cui Lazio e Sicilia. Regioni dove, guarda caso, la criminalità parla poco l'italiano.

Simona Bordonali assessore con delega all'Immigrazione della Regione Lombardia pretende le scuse immediate di Morcone. Se ne faccia una ragione. «È inammissibile - attacca - che il prefetto Mario Morcone, un funzionario dello Stato, si permetta di pronunciare determinate parole nei confronti della Regione Lombardia con toni di inaudita arroganza. Possibile che ancora non abbia capito che il nostro territorio regionale non è in grado di accogliere altri immigrati, a causa di una crisi economica e sociale sempre più stringente?».

I numeri sono piuttosto eloquenti, cifre che evidentemente sfuggono ai conteggi del Viminale. «Proprio nei giorni scorsi - prosegue Bordonali - sono stati pubblicati i dati Frontex, da cui è emerso che ben 170.000 clandestini sono sbarcati sulle coste italiane nel 2014. Di questi solo 65.000 hanno richiesto l'asilo politico e delle richieste esaminate solo il 10 per cento ha avuto esito positivo». Non solo. «La Regione Lombardia non è stata coinvolta in nessun modo nella gestione del fenomeno e pare assurdo che ora venga chiamata in causa per risolvere i problemi di tutti. Il prefetto Mario Morcone dovrebbe fare il giro della Lombardia per chiedere scusa a tutti i cittadini lombardi e girare il territorio per valutare le condizioni socio economiche e di sicurezza delle città del Nord».

L'assessore lombardo ricorda al capo del Dipartimento dell'immigrazione del Viminale «che la Lombardia è la regione italiana che accoglie il maggior numero di immigrati, circa un terzo di quelli presenti in Italia, che la disoccupazione è alle stelle e che oltretutto l'arrivo di ulteriori presunti profughi sul nostro territorio creerebbe notevoli tensioni di carattere economico e sociale». «Il nostro territorio - conclude - non è più in grado di accogliere altri immigrati. Noi rispettiamo gli impegni con i lombardi, non accettiamo lezioni da Morcone. Burocrati come lui vorrebbero trasformare la Lombardia in un campo profughi a cielo aperto».

E veniamo a Morcone, secondo cui lo scenario per il 2015 si prevede «preoccupante alla luce del prosieguo delle crisi in nord Africa e Medio oriente e dello sfaldamento della Libia». E dunque non si può escludere l'arrivo di migliaia di disperati in fuga da guerre e fame, come già avvenuto nel 2014. Ad oggi, ricorda, l'Italia sta rispondendo a macchia di leopardo.

«Le Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, hanno resistito e continuano a resistere. Mentre la Sicilia e il Lazio sono le Regioni che nel 2014 si sono caricate l'onere maggiore dell'accoglienza, brave». Ne stanno pagando le conseguenze.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica