"Separare un bambino dalla madre genera traumi"

Secondo lo psicologo Federico Bianchi di Castelbianco "i bambini cresciuti senza una madre hanno subito un trauma che gli ha causato disturbi di comportamento, iperattività e depressione. Favorire l’abbandono significherebbe trattare il bambino come un oggetto"

"Separare un bambino dalla madre genera traumi"

“Credo che ci sia molta confusione. Il problema è il minore, non le unioni civili”. Federico Bianchi di Castelbianco, psicologo e direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma, già membro della commissione famiglia della presidenza del Consiglio, ha commentato col giornale.it la discussione in corso sulla stepchild adoption, alla luce anche delle recenti dichiarazioni del presidente dell’ordine nazionale degli psicologi, Fulvio Giardina, secondo cui “non è la doppia genitorialità a garantire uno sviluppo equilibrato e sereno dei bambini ma la qualità delle relazioni”.

Come andrebbe affrontato il tema delle adozioni?

Qui si deve affrontare la questione dal punto di vista dei bambini e non della politica. È sciocco dire che le coppie gay o etero con figli hanno solo bambini felici o solo bambini infelici. La società attuale vede bambini che si scontrano con vari tipi di situazioni. Se un uomo etero diventa padre a 60anni non c’è nessuna alzata di scudi ma nessuno si mette nei panni del figlio di 7 anni che chiede al padre di 67 di non accompagnarlo a scuola perché si vergogna di avere un genitore anziano.

E nel caso di adozioni gay?

Non abbiamo studi attendibili né da una parte né dall’altra. Gli studi fatti in merito si riferiscono a casi particolari. Per esperienza personale posso dire che i bambini delle famiglie allargate non hanno un buon vissuto. La frase “siamo felicissimi” fa riferimento a una posizione personale degli adulti che non sempre rispecchia il pensiero dei figli. Si sta affrontando il tema sull’onda dell’emotività, manca la capacità di riflettere e si sta parlando di questi bambini come se fossero i minori del Parlamento e non dei genitori.

A tal proposito, cosa ne pensa dell’assenza della madre nella famiglia di una coppia omosessuale che ha fatto ricorso all’utero in affitto per avere un figlio?

È totalmente sbagliato ritenere che un bambino possa fare a meno della madre. I bambini adottati che sono cresciuti senza una mamma, nella maggior parte dei casi, dal punto di vista meramente statistico, hanno subito un trauma che gli ha causato disturbi di comportamento, iperattività e depressione. È scorretto toglierli alla madre perché non si può favorire l’abbandono in quanto significherebbe trattare il bambino come un oggetto e non come un essere umano.

Quindi i bambini di coppie gay avranno più difficoltà?

Per mia esperienza personale i bambini vivono male le separazioni e, secondo uno studio, il 50% delle coppie etero si separa, mentre tale percentuale sale all’80% se si parla di coppie omosessuali. Quello che bisogna chiedersi è: nella realtà quante possibilità avete di dare una stabilità al bambino? E, fermo restando l’affettività che un bambino può ricevere all’interno di una coppia omosessuale, sarà in grado di reggere quel che comporta avere 2 mamme o due papà nella società di oggi?

Crede che la società di oggi sia impreparata ad accogliere un bambino figlio di una coppia gay?

Certo.

Noi stiamo confondendo il cambiamento tecnologico col cambiamento sociale che ha dei tempi molto più lunghi. Il fatto che i bambini siano in grado di apprendere molto facilmente l’uso di uno smartphone non vuol dire che siano pronti ad avere genitori dello stesso sesso.

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