Sono due giorni che a sinistra vengono utilizzati un po’ a caso i numeri sui permessi di soggiorno dati ai migranti. Partiamo dai fatti: ieri l’Istituto Ispi ha diffuso uno studio secondo cui – a seguito della stretta imposta da Salvini – il numero di clandestini in Italia è aumentato.
Apriti cielo. Il ministro dell’Interno da mesi parla di pugno duro e poi aumentano gli irregolari? Sì, ma non c’è da scandalizzarsi. Anzi. I 12mila clandestini in più di cui parla il rapporto dell’Ispi sono il frutto della stretta richiesta da Salvini sulla concessione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari. Quel particolare documento che solo l’Italia, in tutta Europa, concede con così facilità. A luglio la percentuale dei permessi per protezione umanitaria è scesa dal 28 al 22%. In più c’è da considerare che una circolare del Viminale ha chiesto ai prefetti di ridurre i rinnovi dei permessi umanitari.
Quei 12mila immigrati, dunque, sono persone che prima dell’arrivo di Salvini al Viminale avrebbero ottenuto un permesso di soggiorno. Quindi sarebbero comunque rimasti in Italia. Certo, ora lo sono da clandestini, ma il segretario della Lega ha già annunciato un piano per i rimpatri (che per ora non è decollato). In teoria, se manterrà le promesse, quei 12mila immigrati senza passaporto torneranno nel loro Paese. Invece di rimanere nel Belpaese con un permesso temporaneo (rinnovabile).
Nonostante questo, oggi la Serracchiani è andata all’attacco del ministro dell’Interno. “Salvini ha sguinzagliato oltre 12 mila clandestini in giro per l'Italia – ha detto l’ex governatore del Pd - da parte del ministro dell'Interno è una tattica spregevole quella di creare un problema di sicurezza e sociale, e poi denunciarlo senza risolverlo".
Il fatto è che per ridurre il numero di clandestini non basta dargli un permesso di soggiorno. Si tratta di una tattica sciocca. Se non irrazionale. Basti pensare che persone come Butungu, lo stupratore di Rimini, erano in possesso di permessi umanitari. Insomma: se è vero che ad oggi ci sono 12mila clandestini in più, è altrettanto vero che è solo una questione di definizione. E che se le cose fossero rimaste inalterate sarebbero comunque in Italia con un documento valido. Su questa vicenda esiste insomma un'altra verità.
Quando la Serracchiani dice che gli italiani si ritroverebbero "12mila stranieri sconosciuti che circolano liberamente sul territorio” non dice il falso. Ma neppure tutta la verità. Inutile ricordarle che anche col permesso di soggiorno avrebbero comunque circolato nel Belpaese. In questo modo, invece, potranno essere rimpatriati.
E infatti Salvini ieri ha spiegato che "i primi risultati concreti arriveranno entro settembre: nuovi accordi che non c'erano, perché nessuno li aveva mai immaginati e costruiti, con i Paesi di provenienza dei migranti per riammissioni volontarie o espulsioni coatte”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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