La Raggi? "Inadeguata e impreparata". Ma stavolta l'accusa non arriva dall'opposizione capitolina o dagli avversari del Movimento Cinque Stelle. È invece lo sfogo di Paolo Berdini, assessore all'Urbanistica di Roma che già in passato aveva espresso malumori rispetto al resto della giunta e che ieri si era detto pronto ad approvare la costruzione del nuovo stadio della Roma. E che ha fatto ora scoppiare la bufera su di lui, con alcuni esponenti dei Cinque Stelle pronti a chiederne la testa.
"Spero in una smentita" ha detto il sindaco entrando in Campidoglio. I due si sono poi incontrati per chiarire la posizione. Al termine della riunione l'assessore ha deciso di rimettere il suo mandato.
In un colloquio raccolto da Federico Capurso de La Stampa, l'assessore rivela tutta la sua amarezza: "Non lo so, è stato fatto un errore dopo l’altro", ammette, sostenendo tra l'altro di aspettarsi nuovi scandali: "Non si può dire che sia finita la musica... Trovo la situazione esplosiva, questa città non tiene".
Del resto lui è esterno al Movimento, ma è stato chiamato "per affrontare alcune battaglie insieme", spiega: "Anche per questo, non ho fatto gli esami con il direttorio. L’unico assessore, credo, ad essere entrato di diritto, ma non mi aspettavo tutto questo". Ma si è ritrovato con un sindaco di cui sembra non avere la stima: "Su certe scelte sembra inadeguata al ruolo che ricopre", dice Berdini parlando di Virginia Raggi, "I grand commis dello Stato, che devo frequentare per dovere, lo vedono che è impreparata. Ma impreparata strutturalmente, non per gli anni. Se vai, per dirne una, a un tavolo pubblico e dici che sei sindaco di Roma, spiazzi tutti. Lei invece… Mi dispiace. Mi dispiace molto".
Il problema, secondo l'assessore, sarebbe però soprattutto nello staff: "Se lei si fidasse delle persone giuste…", commenta amaramente, "Ma lei si è messa in mezzo a una corte dei miracoli. Anche in quel caso, io glie l’ho detto: sei sindaco, quindi mettiti intorno il meglio del meglio di Roma. E invece s’è messa vicino una banda".
Una banda di cui faceva parte sicuramente Raffaele Marra, arrestato a dicembre, e Salvatore Romeo, per la cui nomina il sindaco di Roma è indagato per la seconda volta (la prima inchiesta riguarda la nomina del fratello di Marra da vigile urbano a dirigente). "Sono proprio sprovveduti. Questi secondo me erano amanti", dice ora Berdini parlando di Romeo, "L’ho sospettato fin dai primi giorni, ma mi chiedevo: com’è che c’è questo rapporto?. E poi, questa donna che dice che non sapeva niente, ma a chi la racconti? La sua fortuna è stata che non ci fosse nessun reato. Lei era anche già separata al tempo, e allora dillo! Ma possibile che questa ragazza non debba uscire mai?".
In mattinata l'assessore ha smentito di avere un colloquio diretto con il giornalista: "Erano chiacchiere tra amici che un giornalista deve aver origliato e forse anche modificato con i mezzi della tecnologia a disposizione", ha detto oggi Berdini, "Non ho mai fatto un colloquio
con nessuno e smentisco categoricamente di avere pronunciato quelle parole". E ha poi precisato: "La giunta è inadeguata attualmente ad affrontare una serie di problemi enormi, e tra questi inadeguati mi ci metto anche io".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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