Tragedia a Cisterna di Latina. Finanziere spara alla madre e alla sorella della fidanzata, poi fugge con la pistola d'ordinanza ancora in mano. Christian Sodano, 27 anni, di Scauri, militare della Guardia di Finanza, rintracciato in pochi minuti dagli uomini della squadra mobile di Latina e arrestato.
Succede tutto nel tardo pomeriggio di ieri nel quartiere San Valentino, nell'appartamento della ragazza, Desirée Amato, 23 anni. «Voleva uccidere anche me, sono fuggita, mi sono rifugiata in un distributore e da lì ho chiamato il 112», racconta la 23enne scampata per un soffio al massacro. I primi ad accorrere sul posto sono proprio i colleghi dell'omicida, assieme ai carabinieri che hanno dato l'allarme. L'uomo viene rintracciato in meno di un'ora dagli agenti di polizia nel quartiere Q4 di Latina, mentre cerca di nascondersi. Portato in questura, avrebbe subito confessato il duplice femminicidio. A inchiodarlo la testimonianza dell'unica sopravvissuta alla mattanza, la 23enne, e la calibro 9x21 senza più un proiettile nel caricatore. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti a scatenare l'omicida una lite con la fidanzata Desirée, decisa a chiudere la storia. Il giovane vuole chiarire, si presenta a casa della ragazza e inizia a discutere. Si mette in mezzo la madre, Nicoletta Zomparelli, 47 anni, che cerca di far da paciere. I toni si accendono, interviene la sorella, Renée Amato, 19 anni. Le urla le sentono tutti i vicini. Quando Sodano estrae la semiautomatica è la mamma a far da scudo alle figlie. Il finanziere esplode i primi colpi contro di lei, poi punta la pistola contro Renée e spara ancora, uccidendola all'istante. L'ex fidanzata fugge terrorizzata, chiede aiuto a una pattuglia di carabinieri. Quando sente le prime sirene, a Sodano non resta altro che scappare. Arriva in strada, entra in auto e si allontana. Arriva al quartiere Nuova Latina, ex Q4, una zona malfamata, in mano alle baby gang e al degrado. I palazzoni popolari li conoscono bene gli agenti di polizia, sanno come muoversi e non ci vuole troppo per rintracciare il killer. Secondo le forze dell'ordine, l'omicida non avrebbe opposto resistenza. Secondo il medico legale le due donne sarebbero state centrate da più proiettili in zone vitali, morendo sul colpo. L'omicida è stato sottoposto alla prova stub.
Altri due femminicidi, purtroppo,
che si aggiungono ai 13 già avvenuti in Italia dall'inizio dell'anno. L'ultima vittima Antonella Salomone, due giorni prima, ad Altavilla Milicia, uccisa dal marito, Giovanni Barreca, assieme ai due figli di 5 e 16 anni.
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