
La Sicilia volta pagina. I fallimenti della sinistra sono acqua passata. Adesso si guarda avanti. Con Nello Musumeci che vince le elezioni regionali con il 39,9% dei consensi. Una vittoria targata centrodestra (unito) a trazione Forza Italia, che è il primo partito della coalizione. Giancarlo Cancelleri, aspirante governatore del Movimento 5 Stelle, si ferma al 34,6%. Di certo c'è anche il tonfo della sinistra. Come preannunciato negli exit poll di ieri, per il Pd e Fabrizio Micari è una vera débâcle. Al rettore dell'Università di Palermo va il 18,6% dei voti. Col 6,1% Claudio Fava, appoggiato da Mdp, fa addirittura peggio. E, sebbene si tratti di elezioni regionali, la tendenza tracciata non è di poco conto considerando l'importanza della partita. Tutti ora guardano, infatti, alle politiche del 2018.
Dopo la chiusura delle urne alle 22 di ieri sera, i seggi sono stati guardati a vista per tutta la notte. Polizia, carabinieri e finanzieri hanno controllato le urne contenenti le schede elettorali degli oltre due milioni su 4,5 milioni di siciliani andati ieri al voto, pari. Il dato sull'affluenza si è attestato, infatti, sul 46,76%. In leggero calo rispetto a cinque anni fa, quando fu del 47,41%. Oltre il 53% degli elettori, insomma, non si è recato alle urne. Un sintomo concreto del diffuso malcontento lasciato dal governo fallimentare di Rosario Crocetta. I siciliani hanno, infatti, voluto punire la sinistra e voltare pagina una volta per tutte. Anche l'analisi del voto per partito e per coalizione lo dimostra.
"Centrodestra e Movimento 5 Stelle - analizza il governatore della Liguria, Giovanni Toti - saranno i competitor dei mesi a venire". Nel centrodestra non sono, infatti, pochi quelli che leggono in chiave nazionale la sfida di Palazzo d'Orleans, soprattutto in vista delle prossime elezioni politiche. La coalizione che ha sostenuto Musumeci è al 42,1% con Forza Italia in testa col 16,4% dei consensi e Fratelli d'Italia e Lega Nord al 5,6%. "Il governo è stato sfiduciato - commenta Matteo Salvini a caldo - scioglimento del Parlamento ed elezioni subito". "Il patto dell'arancino ha funzionato", ha fatto eco Giorgia Meloni spiegando che "è stato l'avvio di un percorso" per il futuro del centrodestra.
Il tonfo del Pd e della sinistra è eclatante. E fa molto male a Matteo Renzi in vista delle politiche della prossima primavera. "Chi ha orchestrato questa operazione per estromettermi - ha commentato Crocetta - ha voluto uccidermi scientificamente, ma si sono suicidati, hanno ucciso il centrosinistra". D'altra parte la coalizione, che ha sostenuto Micari, è arrivata appena al 25,4% e il Partito democratico si è addirittura fermato all'13,1%. Fa addirittura peggio Angelino Alfano, probabile alleato dei dem alle prossime elezioni. I voti di Alternativa popolare sono stati confinati al 4,1%. Dal Nazareno già arrivano parole decise.
Per Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria nazionale, il Pd si trova davanti a "una sconfitta tanto annunciata da tempo quanto netta e indiscutibile". Da Davide Faraone, invece, arriva un attacco a gamba tesa contro il presidente del Senato: "Micari ha avuto il coraggio che non ha avuto Grasso".
Disatro totale, e non abbiamo neanche più le forze armate.
E' vecchia storia di millenni che in politica si sceglie il " Meno peggio " perché il meglio non esiste . Cari assenteisti ma vi rendete conto che lasciate il governo nelle mani di una misera percentuale pari al 18/20 % degli avenyi diritto al voto ? Ma vi rendete conto si o no. Ma siete tutti con la zucca vuota?
vero,infatti è ancora inspiegabile come il pd e soci abbiano raggiunto il 17%; è evidente che ci sono ancora sacche di clientelismo e malaffare
che reggono questa baracca. Sembra proprio che il popolo di pecoroni si sia svegliato perchè ne ha piene le scatole di saltimbanchi e buffoni che
gettano via il denaro , accolgono il peggio del mondo e promettono solo
tasse e sacrifici. Del resto questo è sempre stato la sinistra e sempre sarà altrimenti non sarebbe stata scacciata a pedate dall'europa dell'est che solo ora sta riprendendosi dalle rovine rosse.
Lun, 06/11/2017 - 12:54 ---------------------------------------------
NO! Non è vero che il PD non è di di sinistra. La differenza sostanziale fra sinistra e destra sta nel concetto di PATRIA. Nella destra prima di tutti vengono gli italiani. Nella sinistra possono essere tutti italiani, purché votino per loro. Il PD è un partito anti PATRIA. Per il PD il PARTITO viene prima della NAZIONE. La destra è Patria, Famiglia, Lavoro. La differenza è abissale.
Lun, 06/11/2017 - 12:20...Come dire: perdiamo in Italia, peró gli altri, nelmondo vincono...Bella soddisfazione, tipica di una zecca senza zucca...E.A.